PALERMO – È sbarcato in Italia, più precisamente a Cantù, Metta World Peace. Il cestista americano, classe 1979, ha deciso di ripartire dalla formazione italiana, una delle più decorate nella storia del basket, per riscattare un’immagine spesso rovinata, o comunque condizionata da episodio che con la palla a spicchi hanno poco a che fare. Metta iniziò la sua carriera in NBA nell’ormai lontano 1999 con la gloriosa casacca dei Chicago Bulls, mantenendo il proprio nome e cognome originale, ovvero Ron Artest. Da lì la scalata fu veloce e quasi vertiginosa, visto che, dopo le tre stagioni vissute in Illinois, ha accettato la corte degli Indiana Pacers. Grande carriera ma anche episodi discutibili: il 19 novembre 2004 è stato coinvolto in una gigantesca rissa al Palace of Auburn Hills di Detroit contro il pivot dei Detroit Pistons Ben Wallace ed alcuni tifosi locali, ottenendo poi una maxi-squalfica di 73 incontri. Poi i passaggi ai Sacramento Kings, agli Houston Rockets e ai Los Angeles Lakers, squadra con cui vince il suo primo titolo e dove avviene il primo cambio di identità, con Ron Artest che è diventato Metta World Peace. Nella carriera del giocatore nativo di Queens, New York c’è anche una parentesi in Cina, dove non è diventato noto come Ron Artest, nè come Metta World Peace, ma come “Panda’s Friend”. Ora la sua carriera tocca l’Italia e Cantù, con i tifosi biancoblu che sono già impazziti in attesa di vederlo dal vivo. Sperando che si faccia notare più per le sue giocate in campo che per le sue bizzarrie extra-cestistiche.
L'ex giocatore di Lakers, Knicks e Pacers disputerà la fine del campionato con la squadra lombarda. Nella sua carriera un titolo NBA, ma anche tanti episodi di dubbio gusto.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo