Il centro politico è un po’ come quello delle grandi città: caotico. Un’area politica quella della galassia centrista sicuramente in ebollizione e in attesa di capire quale evoluzione subirà il quadro nazionale.
Due le variabili da tenere d’occhio: la legge elettorale e l’elezione del presidente della Repubblica. Le tensioni tra sovranisti e liberali nel centrodestra fanno già scalpitare qualcuno. Soprattutto in Sicilia. Qui la prossima settimana si suggellerà il patto di collaborazione tra renziani e azzurri all’Ars.
Ma a livello carsico si muovono vari attori. E si moltiplicano i rumors sui rimescolamenti. Occhi puntati sull’assessore Toto Cordaro di Cantiere Popolare-Noi con l’Italia dato in partenza verso l’Udc. Una voce però categoricamente smentita dal diretto interessato.
Numerose sono in generale le interlocuzioni messe in campo in queste settimane. Cantiere Popolare-Noi con l’Italia di Saverio Romano porta avanti un dialogo serrato con i boniniani di Fabrizio Ferrandelli e con Davide Faraone. L’Udc si gode l’ingresso di Lagalla e cerca convergenze al centro.
Totò Cuffaro sta a guardare forte degli ottimi risultati ottenuti alle amministrative. Insomma, il sogno di convergere al centro in Sicilia non è mai tramontato, semmai bisognerà capire chi riuscirà a intestarsi la paternità dell’operazione. Sulla direzione da intraprendere c’è tempo.