“La conferenza stampa organizzata da Rosario Crocetta solo con alcune testate, con l’esclusione, fra le altre, di Trm e Livesicilia, non ci sorprende affatto. Ci saremmo piuttosto “preoccupati” se così non fosse stato: da un anno si va avanti così, con incontri improvvisati con i giornalisti, organizzati con telefonate e mail diffuse all’ultimo momento, manco fossero i briefing della Casa Bianca sull’uccisione di Bin Laden, con chilometrici comunicati stampa sgrammaticati e sconclusionati, scritti da burocrati e firmati da Crocetta e dai suoi assessori, con informazioni confidenziali date per telefono e smentite un minuto dopo. Insomma, con un caos istituzionale, nel campo dell’informazione, senza precedenti.
Ricorda bene, Livesicilia: poco più di un anno fa un altro presidente della Regione mise alla porta un collaboratore della testata online oggi esclusa anche dall’attuale presidente. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti chiamò sia il presidente pro tempore che il suo presunto privilegiato capo dell’ufficio stampa, oggi licenziato assieme ad altri 20 colleghi, con la contestuale cancellazione di ben 21 posti di lavoro.
Il capo dell’ufficio stampa si schierò subito, senza se e senza ma, dalla parte dei colleghi. E l’incidente rientrò, tra i rimbrotti del presidente dell’epoca, pronto comunque a piegarsi alla logica della buona educazione istituzionale. Quella buona educazione oggi smarrita non si sa dove, assieme al buon senso di chi rifiuta pervicacemente di incontrare le rappresentanze dei giornalisti, manco fossero dei questuanti in cerca di chissà quali privilegi e non dei professionisti che cercano di far rispettare elementari regole nel campo che conoscono forse un po’ meglio di Crocetta: l’informazione”.