PALERMO – Un via vai continuo, decine e decine di persone che tutti i giorni affollano gli sportelli di via Ausonia e piazza Giulio Cesare. Tutti lì per un unico motivo: chiedere spiegazioni sui bollettini della Tari. La tassa sui rifiuti, che ad oggi vale 140 milioni di euro e serve a finanziare la Rap, da quest’anno dovrebbe calare lievemente: l’amministrazione Orlando sta infatti pensando a una sforbiciata fra il 3 e il 5%. Ma nel frattempo piazza Pretoria ha mandato i bollettini precompilati per l’acconto, che va pagato entro giovedì 30 aprile.
Il problema è che a volte i bollettini non sono corretti, oppure i contribuenti (288mila in tutto) non hanno capito come e perché pagare. E così gli uffici vengono presi d’assalto, con i dipendenti concentrati nelle operazioni di front office, seppur controvoglia (come dimostra l’assemblea tenutasi mercoledì scorso), e i cittadini che inviperiti si recano negli uffici arrivando, in un caso, a chiedere anche l’intervento delle Forze dell’Ordine. “Sono single e abito in una casa piccola – dice Angelo, in fila insieme a tanti altri – non ho presentato domanda di agevolazione perché gli uffici mi avevano detto che valeva quella per la Tares e invece ho scoperto che non è così. Ora chi me li restituisce i soldi?”. “Non sono più residente a Palermo da tempo – lamenta invece una signora – ma il Comune mi manda ugualmente i bollettini. Sono venuta apposta, spero di risolvere il problema”.
QUANDO PAGARE Da quest’anno le date cambiano. Si può pagare in unica soluzione entro il 16 giugno oppure in due rate, 30 aprile e 31 ottobre.
QUANTO SI PAGA Il consiglio comunale entro il 31 maggio dovrà decidere se confermare le aliquote dello scorso anno oppure modificarle. L’acconto è stato quindi calcolato sulla base delle vecchie tariffe, mentre il saldo verrà basato su quelle decise a maggio da Sala delle Lapidi.
BOLLETTINI SBAGLIATI Se l’F24 inviato dal Comune è sbagliato oppure non arriva, deve essere il contribuente a calcolare da sè il dovuto tramite il sito ufficiale di Palazzo delle Aquile (www.comune.palermo.it). Essendo un’imposta in autoliquidazione, il contribuente deve pagare a prescindere, anche se non riceve nulla.
COME PAGARE Si può usare l’F24 in banca o in Posta. Se si compila da sè il modello di pagamento F24, bisogna indicare, oltre ai richiesti dati anagrafici, il codice tributo Tari ‘3944’, il numero degli immobili, l’anno di riferimento 2015, il codice comune G273 e la rateazione 0102. Gli Enti pubblici, che per il versamento dovranno utilizzare il modello F24 E.P., devono indicare il codice tributo Tari ‘365E’. Il pagamento è consentito anche tramite bollettino di conto corrente postale intestato a: ‘Comune Di Palermo Pagamento Tari’ -numero c/c 1020725220, riportando nella causale il codice fiscale o la partita iva e la dicitura ‘acconto Tari 2015’. Sul conto corrente postale è ammessa l’effettuazione di versamenti tramite bonifico bancario con codice Iban IT 14 G 07601 04600 001020725220, codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX.
INFORMAZIONI il Comune quest’anno ha anche deciso di inaugurare un nuovo “centralone”, ovvero un unico numero telefonico (091-6168139) da chiamare per ottenere informazioni. I palermitani potranno in alternativa recarsi negli uffici di piazza Giulio Cesare o via Ausonia (lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e mercoledì dalle 15 alle 17.30) o scrivere a infotari@comune.palermo.it. Per la stampa dell’F24, ci si potrà avvalere anche dei totem in via Ausonia o piazza Giulio Cesare, inserendo la propria tessera sanitaria.