CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Salvi con quattro turni d’anticipo, come solo ai tempi di Pozzecco e Sacchetti. L’Orlandina taglia un traguardo storico al primo anno di ritorno in massima serie, proseguendo una striscia positiva di salvezze che non ha eguali nel basket siciliano, ma non solo. Un orgoglio enorme per Giuseppe Sindoni, patron del sodalizio orlandino, che non può non passare in rassegna tutti i successi raccolti in questi anni alla guida dei paladini: “In diciotto anni abbiamo ottenuto dieci promozioni e quattro salvezze in serie A – ha dichiarato il sindaco nell’intervista rilasciata all’house organ dell’Orlandina – che per noi sono quattro scudetti. Il vero miracolo, però, lo abbiamo compiuto a luglio scorso, completando in soli diciotto giorni tutti gli adempimenti necessari all’iscrizione in serie A. Ma c’è qualcosa di ancor più incredibile: in serie A c’è solo una squadra che avendone disputato diversi campionati non è mai retrocessa, l’Upea”.
Con una salvezza messa in tasca, l’obiettivo è ripetersi nella prossima stagione. Il tutto con lo stesso spirito di sempre, con la volontà di non farsi condizionare dai risultati e con la competenza messa davanti a tutto. Gli stessi elementi che hanno guidato l’Orlandina verso una comoda e meritata permanenza nel campionato di Serie A, insieme ad altri fattori: “La consapevolezza delle qualità tecniche ed umane del nostro staff, a partire da Giuseppe (Sindoni, il general manager, ndr) e dalla sua straordinaria competenza, e della passione che accompagna la nostra squadra. Tutto ciò mi ha sempre indotto all’ottimismo”. I capisaldi per la prossima stagione, per il presidente Sindoni, sono tre: “La passione del nostro pubblico, il ritorno di Tommaso Laquintana (prossimo playmaker della nazionale italiana) e soprattutto la competenza di Giuseppe”.
Prima di concentrarsi sul futuro restano però quattro partite di campionato. Quattro passerelle, due delle quali di rientro al PalaFantozzi, con un ospite d’onore. Domenica arriva infatti la capolista Milano, per quella che Sindoni già descrive come una serata di gala: “Per me il 19 aprile 2015 è il giorno dei giorni. Andavo a tifare Olimpia Milano al Palalido e le scarpette rosse sono sempre nel mio cuore. L’orgoglio di avere portato l’Orlandina a giocarci contro è un’emozione che mi ripaga di ogni sacrificio. Per i tifosi deve essere un’occasione da vivere con la passione di sempre, consapevoli dell’onore di essere al cospetto della migliore squadra italiana della storia del basket”. Un ultimo pensiero e un’ultima dedica vanno infine a chi, purtroppo, non c’è più: “Dedico questa impresa ad Andrea Plattella. Voglio credere che dal cielo stia sorridendo con noi”.