Il Capodanno resta in bilico| E' ancora giallo sugli artisti - Live Sicilia

Il Capodanno resta in bilico| E’ ancora giallo sugli artisti

Dopo la rinuncia della prima azienda classificata, non ci sono certezze su chi organizzerà il concerto del 31 dicembre. Fermi anche i progetti di Natale.

PALERMO – Giusy Ferreri, Tony Colombo, Mario Venuti, Antonella Ruggiero. O forse nessuno dei quattro. E’ ancora nebuloso il destino del Capodanno di Palermo, al centro, anche questa volta, di un iter finito al centro delle polemiche. Dopo la rinuncia del primo classificato, la Panastudio di Francesco Panasci che aveva puntato su Khaled e che ha gettato la spugna puntando il dito contro Sala delle Lapidi, l’amministrazione Orlando si è rivolta al secondo, ovvero la catanese Musica e suoni di Nuccio La Ferlita.

Oggi si sarebbe dovuto tenere un incontro a Palazzo Ziino, che è però stato aggiornato a domattina. La Ferlita, che non ha rinunciato nonostante le voci circolate di mattina, non si sbilancia e attende di sapere quanto il Comune intende stanziare per il concerto del 31 dicembre, anche per capire se sarà possibile la rimodulazione dell’offerta. Entro domani si dovrebbe avere il responso ufficiale, ma le polemiche e i ricorsi sono dietro l’angolo.

Quest’anno l’avviso si basava solo sull’offerta tecnica e non anche su quella economica e una modifica della prima potrebbe spingere gli altri concorrenti a rivolgersi ai tribunali, anche perché ci sarebbe un’altra azienda che sosterrebbe di avere l’esclusiva per Tony Colombo. Insomma, i rischi sono tanti e le certezze pochissime e finora il Capodanno resta appeso a un filo, mentre dall’amministrazione vige il più stretto riserbo.

Tutto qui? No, perché neanche sui progetti di Natale c’è chiarezza. Fatta la graduatoria, non sono ancora state ripartite le somme e quindi non si sa quanti ne verranno realizzati e quali. Entro domani, anti vigilia di Natale, forse il responso definitivo.

LE REAZIONI
“Si naviga a vista – dice Salvo Alotta del Pd, componente della commissione Cultura del Comune – servono regole certe chiare e valide sempre, un regolamento sui pubblici spettacoli. L’amministrazione non é stata in grado di portarlo avanti, ne é stato trasmesso uno a febbraio e già dopo qualche mese ritenuto inadatto e incompleto tanto da pensare di rifarlo. In questo settore, come negli altri, l’unico metodo é quello delle foglie di carciofo”.

 

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