PALERMO – “Quest’anno inizia con tante incognite che riguardano la salute pubblica, tra queste segnaliamo per l’ennesima volta il reparto di cardiochirurgia pediatrica, che si trovava nell’ospedale Civico di Palermo, il famoso reparto del professore Marcelletti, chiuso temporaneamente nel 2010 e mai più riattivato, e il Cemi-Ismep, che avrebbe dovuto essere il nuovo ospedale dei Bambini di Palermo, il più grande ospedale pediatrico del Mezzogiorno con un centro di ricerca, e che si trova all’interno dell’ospedale ‘Cervello’, diventato nel frattempo una nuova opera incompiuta”.
L’appello è di Fabrizio Artale, presidente dell’associazione “Movimento per la Salute dei Giovani”, che da anni lotta per la riattivazione a Palermo del reparto di cardiochirurgia pediatrica e per una sanità pubblica al servizio dei cittadini. A dicembre del 2020 l’azienda Arnas Civico ha pubblicato un avviso per richiedere la manifestazione d’interesse da parte di soggetti partner interessati alla gestione del reparto. “Sappiamo che hanno partecipato Ismett di Palermo, Bambin Gesù di Roma e Gruppo San Donato di Milano e che hanno presentato i loro progetti rispetto all’attività da eseguire ma non abbiamo altre notizie”.
Il reparto di cardiochirurgia pediatrica del Civico è stato già ristrutturato e arredato tre anni fa, ma resta chiuso per mancanza di équipe sanitaria specializzata. “Queste due strutture sanitarie sono l’emblema dell’inerzia pluriennale degli amministratori siciliani – aggiunge Artale -. Dopo 11 anni di inammissibili attese e false promesse, pretendiamo azioni concrete ed urgenti affinché queste realtà ospedaliere possano essere realizzate in tempi brevi e senza altri indugi”. (ANSA).