“Strani certi percorsi della politica, o dovrei dire di certa politica. E’ davvero incredibile che una mozione di censura nei miei confronti, che non temo anche se non credo di meritarla, venga presentata dal capo gruppo consiliare del PD, in seguito a un confronto del tutto interno al centrodestra- oltretutto chiarito e rientrato. Ed è ancora più incredibile che questa sembri essere divenuta la questione più importante da affrontare nella prossima seduta del Consiglio Comunale”. Lo dice Marianna Caronia, vicesindaco di Palermo.
“Concordo con il vicepresidente vicario del Pd, Salvo Alotta – prosegue – quando bolla come una inutile perdita di tempo la discussione e la votazione su una mozione di censura, peraltro non prevista dal regolamento, mentre il Consiglio comunale dovrebbe avvertire il dovere di affrontare problematiche più serie e più importanti per gli interessi della città”.
“Invece- aggiunge Caronia- si trascurano questioni come la redazione del piano per l’assegnazione e la concessione di aree del Piano di Edilizia Economica Popolare, l’intesa con l’autorità portuale sul nuovo piano regolatore del porto e la riduzione dei componenti dei CDA e la riorganizzazione delle aziende comunali. Questa paradossale vicenda un merito comunque ce l’ha: quello di aver messo in evidenza come convergenze e divergenze spesso non siano collegate alle logiche dello schieramento e dell’appartenenza politica, ma segnano la netta distinzione tra chi ha a cuore gli interessi della collettività e chi al contrario vorrebbe far prevale se stesso e i propri personali interessi politici”.
“Mi auguro – conclude – che questo episodio possa trasformarsi nell’inizio, seppur tardivo, di una nuova fase del governo della città e delle scelte del Consiglio Comunale, che ponga al di sopra di ogni altra l’attenzione per Palermo e per i Palermitani“.
