A due giorni dal match contro la Carrarese, il tecnico del Palermo Pippo Inzaghi torna a parlare in conferenza stampa. I rosanero non stanno vivendo un momento positivo e vogliono provare a sfruttare la gara di sabato al “Renzo Barbera” per dare segnali di reazione.
“Scelte di formazione a Chiavari? Nessun messaggio. Brunori è il capitano di questa squadra meritatamente, si comporta sempre in maniera eccezionale. Bani era capitano perché ha 300 partite in Serie A e voglio da lui che alzi il livello della squadra. Per me è una scelta normale per un giocatore che deve trascinare i compagni. Da chi ha più esperienza ci aspettiamo tanto per invertire questo trend. Non devo dare segnali a questa squadra perché vi assicuro che si allenano al massimo e non c’è un comportamento sbagliato”, spiega subito l’allenatore.
“Dobbiamo rimboccarci le maniche e tornare a fare quanto fatte nelle prime gare – ha aggiunto -. Alle prime difficoltà abbiamo fatto fatica a riprendere la strada. Sono comunque carico di aver intrapreso questa strada e dico ai tifosi che hanno una società eccezionale. Dobbiamo fare il salto di qualità e creare ancora una base solida. Con il lavoro arriveremo dove dobbiamo arrivare”.
“Quando perdiamo tutti stanno male, ho un supporto incredibile e in città ho tanta stima. Questa responsabilità mi galvanizza e piano piano assicuro che torneremo a fare quanto fatto. Contro la Carrarese spero che i tifosi possano dare una mano a questi ragazzi per 90 minuti, dobbiamo tornare a fare quanto fatto prima. A fine gara ci prenderemo fischi o applausi”, dice Inzaghi.
“Calo fisico? Non è così per me. Nei secondi tempi siamo sempre venuti fuori. Penso sia un problema mentale. La squadra corre e va forte, abbiamo dei dati. Il problema è mentale. A Chiavari meritavamo di andare in vantaggio prima. Alla prima disattenzione prendiamo un gol che una squadra come noi non può prendere e poi in questo campionato diventa tutto più difficile. Il problema mentale passa dalle partite e dalla fiducia e dobbiamo tornare a vincere. Molte cose passano dalla testa. Non sono qui per difendere nessuno, dobbiamo lavorare e tornare a fare quello che facevamo prima. Ci facevano passare da corazzata: prima dobbiamo costruire un’anima e poi si può pensare a qualcosa in più. Adesso dobbiamo ricominciare e tornare a vincere le partite”.
“Dare fiducia a questo gruppo? Dopo nove partite ho detto che eravamo più avanti ma probabilmente mi sbagliavo. Alla prima difficoltà sono emersi gli spettri del passato. Dobbiamo creare un’anima, una ossatura. I nuovi, me compreso, dobbiamo fare e dare di più. E chi è rimasto qui deve alzare il livello. Penso sia una squadra che ha dimostrato nelle prime gare che può fare di più rispetto a quanto visto adesso. Per caratura e giocatori dobbiamo fare di più. Mi auguro solo che i miei giocatori si rendano conto della fortuna che abbiamo, come fatto da me. Non ci sono in giro società come questa, neanche in Serie A”.
“Se a Chiavari fai 17 tiri non puoi prendere solo 2 volte la porta. Siamo ripartiti lì, a prescindere dal risultato. Quei giocatori che dovevano prendere in mano questa squadra se la mettono in spalla, Palumbo in primis. Dobbiamo continuare a fare questo per invertire al più presto la rotta”, ha aggiunto Inzaghi.
Sulle condizioni di Gomes e Gyasi, l’allenatore ha spiegato: “Pensavamo di recuperare Gomes ma corre e gli fa male la spalla, pensiamo di averlo ad Empoli. Gyasi pure, ma ha avuto una cosa importante, speriamo di averli prima possibile”.
“Calo vendita dei biglietti? Io alla gente ho poco da dire. Ho già detto cosa penso di questi tifosi. Se verrà meno gente dobbiamo essere bravi a riportare più gente allo stadio. Conosco l’umore della mia squadra e sono che sono molto legati ai tifosi. Chiedo a quest’ultimi di dare quello che hanno dato finora fino al 90’, a fine gara si vedrà”, ha detto il tecnico.
Poi sulla Carrarese, prossimo avversario del Palermo: “Hanno lo stesso allenatore da diversi anni. Ho grande rispetto per loro, lavorano bene e sono una squadra collaudata. Agli altri però, per ora, ci penso poco. Adesso dobbiamo tornare ad essere la squadra del Palermo. Dobbiamo capire l’importanza di vestire questa maglia. Sono concentrato su questo. Vasic è l’emblema che bisogna dare tutto, in questo momento per me è un titolare. Non so se giocherà sabato, con questi giovani bisogna avere pazienza. Ma prima di tutto dobbiamo tornare a diventare squadra. Poi tutto il resto”.

