Il bacio sulle labbra tra due spacciatori
CATANIA – Oltre tre secoli di carcere per i componenti del “cartello mafioso” che gestiva lo spaccio di cocaina, eroina e marijuana al viale Moncada 16 di Librino. Il Gup Gaetana Bernabò Distefano ha letto nell’aula bunker di Bicocca il dispositivo con cui ha inflitto una raffica di condanne per esponenti dei clan Cappello, Santapaola-Ercolano e Cursoti Milanesi. Un anno fa, oltre 40 persone, finirono in manette nell’inchiesta Fort Apache che disarticolò i tre gruppi criminali che fino al 2012 avevano monolizzato la roccaforte della droga. Molti i giovanissimi coinvolti: questo uno dei tratti inquietanti di quell’indagine da cui emerse la “vocazione” delle nuove leve a voler imitare i “boss” storici anche nei riti. Le immagini delle telecamere della squadra mobile immortalarono alcuni dei pusher non solo a scambiare dosi di stupefacente, ma anche a scambiarsi baci a stampo sulle labbra per salutarsi. “Una forma per far capire all’esterno che fanno parte di un gesto criminale” – spiegava il dirigente della Mobile Antonio Salvago.
Ma il blitz mise in rilievo anche l’orrore del ritorno dell’eroina a Catania. L’indagine è scattata anche a seguito di 5 morti sospette per overdose avvenute tra il 2009 e il 2012. Il pm Rocco Liguori nella sua dettagliata requisitoria ha portato davanti al Gup l’imponente apparato probatorio raccolto dalla Squadra Mobile che attraverso video e intercettazioni ricostruì la dinamica di una gestione (anomala) a tre. L’accordo serviva a fare scudo contro le forze dell’ordine. A capo dei tre gruppi c’erano Salvatore Tudisco detto Bla Bla (condanna a 20 anni) e il sorvegliato speciale Angelo Guzzetta (che ha scelto il processo ordinario) per la cosca Cappello, Giovanni Battaglia (condanna a 20 anni) per i Santapaola Ercolano mentre il referente per i Cursoti Milanesi è Mario Russo (pena patteggiata a 15 anni e 8 mesi). Il giro d’affari è stato stimato in 300 mila euro al mese per ogni gruppo.
LE CONDANNE DELL’ABBREVIATO. Giovanni Battaglia, 20 anni, Salvatore Tudisco, 20 anni, Bernardo Tudisco, 20 anni, Francesco Farina, 14 anni, Vincenzo Crisafulli, 14 anni, Piero Tudisco, 10 anni, Antonino Pitterà, 10 anni, Roberto Arcangelo La Spina, 10 anni, Luigi Battaglia, 10 anni, Mario Donato, 11 anni e 6 mesi, Salvatore Rapisarda, 12 anni e 6 mesi, Alfio Gambero, 8 anni e 8 mesi, Andrea Gambero, 7 anni e 4 mesi, Salvatore Vecchio, 9 anni e 4 mesi, Giuseppe Graziano Nicolò, 7 anni e 4 mesi, Orazio Sebastiano Aperi, 7 anni e 4 mesi, Santo Castagna, 14 anni, Gaetano Petralia, 14 anni, Salvatore Leonardi, 10 anni, Orazio Castagna, 8 anni e 8 mesi, Salvatore e Mario Cantone, 9 anni e 4 mesi, Anthony Farina, 2 anni e 5 mila euro di multa, Salvatore Sangiorgio, 5 anni e 20 mila euro di multa, Tiziana Anfuso, 4 anni e sei mesi oltre a 20 mila euro di multa, Giovanni Mirabella, 8 anni e 28 mila euro di multa, Santa Corsaro, 1 anno (pena sospesa), Alessia Vadalà, 1 anno e 2 mesi (pena sospesa).
Assolto Giovanni Maugeri con la formula per non aver commesso il fatto.
Confiscati tutti i beni e la droga sequestrata. Confiscati due fabbricati, un terreno, un chiosco bar, numerosi conti bancari e postali, 6 autovetture, 3 moto e la somma di 32 mila euro rinvenuta durante la retata a casa di Bernardo Tudisco.
Patteggiamento della pena per Andrea Cambria, 4 anni e 4 mesi oltre a 17.400 euro di multa, Mario Gerbino, 9 anni e 6 mesi e 31 mila euro di multa, Rosario Fabio Cammarata, 2 mesi e 1000 euro di multa (continuazione di altra condanna), Salvatore Caruso, otto mesi e 2200 euro di multa (pena sospesa), Pasquale Colucci, due anni e 4500 euro di muta (pena sospesa), Giuseppe Ferlito, 3 anni e 14 mila euro di multa, Achille Peri, 5 anni e 20 mila euro di multa, Mario Russo, 15 anni e 8 mesi di reclusione (continuazione di altra condanna).
