Sicilia, caso Cannes: il Tar conferma lo stop - Live Sicilia

Caso Cannes, il Tar conferma l’annullamento dell’evento

Ricorso respinto
REGIONE
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PALERMO – Confermato l’annullamento degli eventi ‘Casa Sicilia’ a Cannes, deciso dalla Regione. La seconda sezione del Tar di Palermo, infatti, ha respinto il ricorso della ‘Absolute Blue’, società organizzatrice dell’evento, contro il provvedimento adottato dall’amministrazione regionale che a seguito dello scoppio del caso aveva deciso di stoppare la propria partecipazione alla manifestazione.

Lo stop

Una decisione arrivata a seguito dell’accertamento disposto dal presidente della Regione, Renato Schifani. La Regione annullò gli atti di affidamento diretto per la vicenda di ‘Casa Sicilia’ a Cannes e i giudici amministrativi (Cabrini presidente, Giallombardo estensore), con una decisione che entra subito nel merito della vicenda, hanno dichiarato la legittimità del provvedimento di autotutela adottato dall’assessorato al Turismo.

Aboslute Blue sconfitta

L’aggiudicazione, infatti, era avvenuta senza gara, in violazione del Codice degli appalti. Il Tar ha condannato la società ricorrente al pagamento delle spese legali quantificate in duemila euro. Per i giudici, infatti, la Absolute Blue “non ha dimostrato di essere titolare di diritti di esclusiva” e quindi la Regione “avrebbe dovuto vagliare l’esistenza di soluzioni alternative ragionevoli al fine di dimostrare che nel caso di specie, sarebbe stato necessario realizzare l’evento ‘Casa Sicilia’ proprio in quell’hotel”.

Il caso Cannes comportò giorni di frizione all’interno del governo Schifani. Alla fine Fratelli d’Italia ottenne la permanenza dell’assessore Francesco Scarpinato, che finì nell’occhio del ciclone per i nuovi provvedimenti partiti però dal suo predecessore Manlio Messina: Scarpinato, però, scambiò la delega con Elvira Amata che lasciò i Beni culturali per andare al Turismo.


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Commenti

    Se quel che dice Messina è vero e le date sembrerebbero confermare, l’unico colpevole dovrebbe essere Schifani.

    Di fatto fratelli d’Italia in Sicilia non ha classe dirigente. I vari cannella varchi non vengono neanche calcolati da Roma e questo è evidente

    no, purtroppo cenè tanta

    Schifani ha sbagliato quando ha ceduto alle pressioni romane, ora difficile fare il supereroe

    Se ci fermiamo un attimo a vedere chi sono i deputati di fdl eletti possiamo constatare che si tratta, per la stragrande maggioranza, di gente proveniente da altri schieramenti che ha usato la Meloni come autobus con il solo scopo di sedersi “alla regione” . Non deve stupire se adesso si sentano invincibili e intoccabili, hanno i numeri dalla loro e questo status li porta inevitabilmente a considerare l’istituzione cosa loro. Dunque tiriamo dentro tutti in modo da non buttare fuori nessuno. Così si stanno mettendo le cose. Come disse il sommo… «Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!».

    la colpa tua, no e tua. pubblicate tutti i documenti compreso le date di notifica e gli scontrini del caffè cosi la gente si rende conto chi è che mente . Politica vecchia di basso livello ed affarista di tutti i partiti compresi quelli di opposizione.

    La Meloni è brava e fratelli d’Italia cresce per lei, ma è circondata da nani arroganti

    Tutta la mia solidarietà a Renato Schifani ricordando nel contempo ai tanti che si stanno divertendo in queste ore a sparare a zero sia sul Governo regionale che su quello nazionale che in una normale democrazia governa chi prende più voti. Pertanto le opposizioni politiche dovranno mettersi il cuore in pace e rassegnarsi almeno fino alle prossime elezioni ma se nel frattempo dovessero venire alla luce fatti di rilevanza penale sarà in questo caso unicamente la Magistratura a dovere intervenire. Con i commenti contrari e le accuse da bar non si fanno processi nè tantomeno si incrementa un sereno dibattito politico altrimenti si finisce di creare climi da guerra civile.

    Sicché non dovremmo commentare ne giudixare l’azione politica scriteriata che si è attrezzata per buttare 6 milioni di euro in 2 anni?
    Solo perché hanno vinto le elezioni?
    Se fosse così saremmo in dittatura.
    Per fortuna se in mala fede si nuttano soldi….c’è la strada di casa, a casa….dimissioni.

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