Caso Intel, l'allarme della Cisl: "La Zona industriale va cambiata" - Live Sicilia

Caso Intel, l’allarme della Cisl: “La Zona industriale va cambiata”

L'intervento dei sindacalisti a proposito del mancato insediamento della multinazionale statunitense.
IL SINDACATO
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CATANIA – “La frenesia dell’election day e del seggio garantito hanno purtroppo assunto l’interesse prioritario rispetto alla notizia della scelta di una multinazionale leader mondiale dei semiconduttori di preferire altri siti a quello della nostra Etna Valley, esaltando ancora di più la percettibile crisi della rappresentanza politica e lo scarso interesse di essa allo sviluppo socio-economico locale”. Lo affermano il segretario generale della Cisl catanese Maurizio Attanasio ed il segretario generale della Fim Cisl siciliana Piero Nicastro in merito al mancato insediamento a Catania della multinazionale statunitense.

Per i due sindacalisti “ad essere messa ancor più in evidenza è la non meno importante questione della valorizzazione della zona industriale catanese che dovrebbero essere tra le azioni prioritarie previste dalla Zona economica speciale. E proprio sulle diverse azioni previste dalla Zes Sicilia Orientale su area industriale, assieme all’area retroportuale, e le relative ripercussioni su occupazione, legalità e sviluppo diventa fondamentale che il commissario straordinario per la Zes Sicilia Orientale Alesandro Di Graziano faccia partire un confronto con le parti sociali”.

“Riteniamo che attraverso una progettualità di sistema – concludono Nicastro ed Attanasio – la Zes debba offrire non solo l’opportunità ma anche la necessità di cambiare la zona industriale catanese, migliorandola prima di tutto per le infrastrutture e poi per nuovi luoghi tecnologicamente avanzati. Così com’è, infatti, non ci permetterà mai di trovare nuovi investitori, specie se internazionali, e potrebbe allontanare quelle aziende che necessitano di nuovi spazi, nuove e moderne aree di lavoro per i propri dipendenti, proprio com’è costretta a fare la Leonardo in questi mesi”.

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