Caso Montante, Conticello: "Per Niaf Washington preventivi spropositati" - Live Sicilia

Caso Montante, Conticello: “Per Niaf Washington preventivi spropositati”

"Consigliai di diminuire il finanziamento e l'assessore Lo Bello si arrabbiò"
IL PROCESSO
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CALTANISSETTA – “Mi stavo recando a un’udienza del processo sull’estorsione all’Antica Focacceria San Francesco e ricevetti una telefonata da Antonello Montante e Ivan Lo Bello, mi esprimevano la loro solidarietà su questa vicenda. I due volevano fare la mia conoscenza per costituirsi parte civile. Da quel momento cominciarono i miei rapporti con Montante”. Lo ha detto, rispondendo alle domande del pm Davide Spina, è Vincenzo Conticello, ex titolare dell’Antica Focacceria San Francesco, sentito questa mattina come teste nel corso dell’udienza del processo che sul “sistema Montante” che si celebra a Caltanissetta.

“Avevamo aperto un locale a Milano – ha continuato Conticello rispondendo alle domande del pm – e Antonello Montante ci fece arrivare una scatola di torroncini da mettere in vendita. Voleva fare una specie di test per vedere se il prodotto funzionava o meno. Mi disse che stava per acquisire l’azienda di torroni Geraci. Il ristorante poi si è aperto nel 2009 e all’inizio Montante era un frequentatore. Veniva con la famiglia e con un’altra signora. È possibile – ha aggiunto rispondendo alla domanda del pm – che si trattasse di Linda Vancheri”. Quest’ultima, ex assessore regionale alle Attività Produttive, ed imputata nel procedimento.

Fu fatto un accordo di collaborazione per 105mila euro tra il dipartimento dell’assessorato regionale alle Attività Produttive, la Niaf (National Italian American Association) e l’Unioncamere, di cui era presidente Antonello Montante, per la promozione di 20 aziende siciliane alla Niaf di Washington. Dopo i primi accertamenti ho scoperto che la maggior parte degli imprenditori in realtà non ne sapevano nulla o avevano già fatto sapere di non essere interessati”.

“Alla fine erano soltanto cinque le imprese interessate, tutte del Nisseno, tra le quali Antico torronificio nisseno e un’impresa di biciclette che sapevo essere società riconducibili a Montante“. Conticello racconta anche che “i preventivi di Unioncamere per le imprese da invitare erano sproporzionati”, ad esempio “per il Caffè Milano era stato indicato un preventivo di 1.000 euro a persona e io chiamai personalmente accertando che il costo era invece di 397 dollari a persona. Ne parlai con l’assessore Mariella Lo Bello, alla quale consigliai di non fare la manifestazione o comunque di ridurre il finanziamento. Lei si arrabbiò accusandomi di essermi messo di traverso e che non voleva fare brutta figura con Montante. So che la manifestazione poi fu fatta lo stesso ad un costo minore che ricordo fosse di 56mila euro”. Alla fine, come ha fatto notare l’avvocato Enrico Sanseverino, legale di Mariella Lo Bello, a Unioncamere venne concesso un finanziamento di 64mila euro e la spedizione si svolse, nel novembre 2017.

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