PALERMO – E’ pronto a scattare il piano di contingenza sanitaria messo a punto dalla Sicilia e dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. In attesa di una comunicazione ufficiale da parte del ministero della Salute e dall’Usmaf (gli uffici di sanità di frontiera marittima ed aerea) è tutto pronto per contrastare l’allarme collegato al monkeypox virus, il vaiolo delle scimmie. La malattia sarebbe stata riscontrata su uno dei trecento migranti a bordo di una nave, il pattugliatore Orione, dell’operazione Mare Nostrum, diretta al porto di Messina. Sulla scorta delle indicazioni fornite dal personale di bordo è stato già deciso di dirottare la nave dei migranti al porto di Catania.
La circostanza è stata confermata da una nota del ministero della Salute, secondo cui “è stato identificato un caso sospetto di malattia infettiva di interesse per il Regolamento sanitario Internazionale dell’OMS. Il paziente è stato isolato a bordo e sono state attivate le procedure necessarie di routine previste per giungere alla diagnosi del caso. Si specifica che la nave è tuttora in navigazione”.
Il piano di soccorso prevede l’intervento di un elicottero che preleverà il paziente, con una barella di contenimento, e lo trasferirà in un ospedale romano specializzato nella cura delle malattie infettive. Come ricorda l’istituto superiore di sanità,il vaiolo delle scimmie è una rara malattia virale che si trova per lo più nei paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale. Viene chiamata vaiolo delle scimmie perché fu scoperta nelle scimmie da laboratorio nel 1958. Nel 1970, il vaiolo delle scimmie è stato identificato – spiega l’Iss- come la causa di una malattia degli esseri umani simile al vaiolo in località remote dell’Africa.
La trasmissione da uomo a uomo del virus avviene con un periodo di incubazione di circa 12 giorni (da 7 a 21 giorni). Dopo l’eradicazione del vaiolo umano, nel 1980, il monitoraggio sul vaiolo delle scimmie è continuato dal 1981 al 1986, nella Repubblica Democratica del Congo, con l’identificazione di 338 casi, con un tasso caso-fatalità del 9,8 per cento per persone non precedentemente vaccinate contro il vaiolo. Il vaccino antivaioloso è stato dimostrato efficace all’85 per cento nel prevenire la manifestazione umana di vaiolo delle scimmie.per un allarme collegato al monkeypox virus, il vaiolo delle scimmie. La malattia sarebbe stata riscontrata su uno dei trecento migranti a bordo di una nave, dell’operazione Mare Nostrum, diretta al porto di Messina. Sulla scorta delle indicazioni fornite dal personale di bordo è scattata così l’emergenza, con la decisione di dirottare la nave al porto di Catania. Il piano di soccorso prevede l’intervento di un elicottero che preleverà il paziente, con una barella di contenimento, e lo trasferirà in un ospedale romano specializzato nella cura delle malattie infettive. Come ricorda l’istituto superiore di sanità,il vaiolo delle scimmie è una rara malattia virale che si trova per lo più nei paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale. Viene chiamata vaiolo delle scimmie perché fu scoperta nelle scimmie da laboratorio nel 1958. Nel 1970, il vaiolo delle scimmie è stato identificato come la causa di una malattia degli esseri umani simile al vaiolo in località remote dell’Africa. La trasmissione da uomo a uomo del virus avviene con un periodo di incubazione di circa 12 giorni (da 7 a 21 giorni).
Dopo l’eradicazione del vaiolo umano, nel 1980, il monitoraggio sul vaiolo delle scimmie è continuato dal 1981 al 1986, nella Repubblica Democratica del Congo, con l’identificazione di 338 casi, con un tasso caso-fatalità del 9,8 per cento per persone non precedentemente vaccinate contro il vaiolo. Il vaccino antivaioloso è stato dimostrato efficace all’85 per cento nel prevenire la manifestazione umana di vaiolo delle scimmie.