Catania, Amts festeggia 60 anni: "Investiamo sul futuro"

Catania, Amts festeggia 60 anni: “Investiamo sul futuro”

L'agenda dell'amministratore unico Giacomo Bellavia

CATANIA – Sessant’anni e sentirli tutti. L’Amts fa cifra tonda e celebra sé stessa nel modo migliore possibile. Con una vera e propria festa all’interno dell’ex rimessa dei bus (oggi adibita a parcheggio) di via Plebiscito.

Musica, cabaret, riconoscimenti al lavoro e tanto pubblico. Si è trattato di un momento speciale, per l’azienda che si occupa del trasporto pubblico e della sosta all’interno dell’area metropolitana. Condotto da Ruggero Sardo con il supporto di Gino Astorina.

Amts: la storia

Un modo per commemorare la storia di un servizio profondamente legato alle vicende, anche di colore, della città di Catania. Ma anche un appuntamento che potrebbe valere come congedo per Giacomo Bellavia, amministratore unico ormai a fine mandato. “Di amministratori ce ne sono stati a bizzeffe, ma il valore portante dell’azienda proviene dagli 800 dipendenti e della struttura”, dice a LiveSicilia.

“Una struttura – aggiunge Bellavia – molto importante, sempre al servizio della città. Da tempo non ci occupiamo più soltanto di trasporto pubblico, ma anche di parcheggi e di car sharing. Per non parlare poi della manutenzione, della segnaletica e della rimozione forzata. Questa è un’azienda che investe sul futuro”.

Amts: le cose da fare

Cosa resta da fare? “Ci sarebbe tantissimo ancora da attuare – sottolinea Bellavia – partendo dal potenziamento della rete dei bus e la rimodulazione del contratto di servizio. Da due anni a questa parte, realizzare il Brt 2 (destinato alle zone di Cibali e del viale Mario Rapisardi, ndr) è uno dei nostri mantra”.

Quali sono gli interlocutori istituzionali?  Ecco la nota dolente: “Manca il sistema, manca chi possa mettere attorno al tavolo tutti gli operatori del settore”, spiega Bellavia.

E aggiunge: “Oggi, purtroppo, si ragiona a compartimenti stagni: noi lavoriamo con il Comune, Fce segue una agenda sua, mentre Trenitalia offre servizi differenti. Davanti a tutto ciò, la Città Metropolitana fatica a entrare a regime; la Regione, invece, ha dimostrato di non avere risorse da investire sulla mobilità”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI