CATANIA – “Ma domenica si gioca o no?”. Alla domanda è stata data una risposta. Il calendario dei rossoazzurri in teoria, dopo le vicissitudini extracalcistiche (non ancora concluse), avrebbe dovuto subire uno slittamento. In realtà si procede con un semplice rinvio del primo impegno: il Catania parte in casa al Massimino contro il Cosenza domenica 13 settembre, ovvero dalla seconda giornata. Il match d’esordio, in quel di Monopoli, verrà recuperato tre giorni più tardi.La Lega Pro ha chiarito la faccenda con un comunicato, evitando dunque fraintendimenti figli di un difetto di comunicazione.
E’, invece, arrivata la deroga alla data di scadenza del calciomercato. La società rossoazzurra ha oggettivamente avuto pochissimi giorni di tempo per allestire e, soprattutto, ricostruire una squadra degna di tale nome. Venti giorni in più, allora, da oggi per completare l’organico. Tuttavia, la dirigenza etnea non era restata con le mani in mano ultimando, di fatto, una rosa già competitiva anche se all’orizzonte manca ancora qualche puntello (vedi il reparto avanzato). Ma, a questo punto, ci sarà tempo e modo. Era importantissimo alleggerirsi di quei contratti onerosissimi per la categoria: e le cessioni perfezionate nella giornata di ieri sono andate tutte a buon fine.
La squadra è stata totalmente rimodellata. Nelle ultime ore è stata ceduta gente del calibro di Rosina, Maniero, Petkovic, Odjer, Chrapek e Frison. Risoluzione consensuale con Lodi. Nella stessa giornata di ieri si è chiuso invece per l’estremo difensore Luca Liverani, il centrocampista Russotto e l’attaccante Caetano Calil. Ma la squadra non è completa: mancherebbero ancora alcuni puntelli (due o tre): tuttavia, il più è fatto e – come detto – l’alleggerimento contrattuale degli ingaggi è stato come avere vinto la prima e più delicata partita della stagione. Ora tocca al campo e non solo: mentre si attende il responso definitivo sui punti di penalizzazione, va ribadito che non vi è alcuna offerta ufficiale per l’acquisto delle quote societarie del Calcio Catania.
