Catania, Pfizer: una settimana per garantire i lavoratori - Live Sicilia

Catania, Pfizer: una settimana per garantire i lavoratori

Le tappe della vertenza.

CATANIA – La settimana più calda dell’anno, almeno per Catania, comincerà oggi. L’obiettivo è di salvare i 130 posti di lavoro che Pfizer ha annunciato di voler tagliare. Un annuncio che sembra una beffa dolorosa, soprattutto quando la pandemia da Covid sembra andare verso le ultime battute anche grazie ai risultati della campagna vaccinale. Campagna che nel nome di Pfizer, ma non solo, ha permesso di uscire da un incubo. Ebbene, un altro sta per arrivare. 

Il calendario prevede una riunione dopo l’altra. La prima tappa sarà proprio stamani, nei locali di Confindustria Catania, dove avverrà il primo degli incontri per l’esame congiunto della procedura di riduzione del personale dello stabilimento etneo. Dall’associazione degli industriali fanno sapere che si tratterà, più che altro, di un “incontro tecnico”.

Ma anche il tecnico, in questa fase assai delicata, fa rima con sostanza. Tant’è che una rappresentanza dei lavoratori ha annunciato, in contemporanea, un sit-in di protesta durante la riunione che vedrà al tavolo, oltre ai delegati di Confindustria, le sigle sindacali ed i vertici locali della multinazionale.

Sempre in mattinata, il presidente della III Commissione dell’Assemblea regionale siciliana Attivita’ produttive, Orazio Ragusa, ha convocato un’audizione con gli assessori regionali Mimmo Turano e Antonio Scavone, i dirigenti generali Carmelo Frititta (dipartimento regionale Attivita’ produttive) e Gaetano Sciacca (dipartimento regionale Lavoro), e i sindacati coinvolti nella trattativa per evitare i licenziamenti.

La Regione siciliana, poi, replicherà l’incontro venerdi’ 18 quando nella sede della Prefettura, alla presenza del Prefetto Maria Carmela Librizzi, l’assessore Scavone fara’ il punto della situazione con i segretari regionali e territoriali di Ugl, Cgil, Cisl, Uil e le federazioni regionali e provinciali di categoria Ugl chimici, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, oltre al management di Pfizer Catania.

 “La Ugl e’ in prima linea per ribadire un secco no a questa folle procedura, avviata nel nome di scelte aziendali a livello globale che fanno presagire una sempre piu’ flebile attenzione nei confronti del sito produttivo della nostra citta’. Prova ne sono, non solo le mancate conferme di 100 lavoratori precari (50 a fine febbraio e 30 ad agosto) molti dei quali hanno vissuto questa condizione anche per 8 anni senza mai essere stabilizzati, ma anche il dimezzamento delle risorse per investimenti che adesso servira’ soltanto a garantire soltanto la manutenzione della struttura”, dicono il segretario territoriale della Ugl Giovanni Musumeci ed il segretario provinciale della Ugl chimici Carmelo Giuffrida. “

Aleggia lo scoramento. “A questo punto – concludono dal sindacato blu e azzurro – crediamo poco anche alla possibilità di ricollocazione dei 130 licenziati nel sito di Ascoli Piceno (dove si produrra’ la pillola anti Covid-19), essendo una operazione che tutto e’ ad eccezione di un vero e proprio trasferimento di risorse umane. Un’ipotesi inaccettabile!”.

La politica catanese ribolle da giorni. Ultimo in ordine di tempo arriva l’intervento del segretario provinciale del Pd, Angelo Villari, che ha parole assai due contro Pfizer. Tanto da parlare, senza mezzi termini, di “vergogna”.

E intanto guarda anche alle altre emergenze di Catania: “A tutto – sottolinea Villari – ciò si somma l’incertezza negli investimenti di ST Microelectronics, il cui stabilimento etneo e’ una realtà solida che merita di crescere ulteriormente per divenire centrale in Italia ed in Europa, specie dopo la scelta operata dall’Ue, di investire oltre 42 miliardi di euro nel settore della microelettronica per aumentare dal 10% al 20% la produzione in questo settore. La St catanese può e deve intercettare queste risorse per rafforzare la sua produzione e determinare sviluppo e occupazione in questo ambito strategico”. 


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