LAMPEDUSA – Nelle stesse ore in cui riprendono gli arrivi di migranti dalle coste africane, quasi mille in un solo giorno, viene nominato il commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti: è Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
Catania e Augusta pronte all’accoglienza
Nel pomeriggio intanto è iniziato il salvataggio di un peschereccio in difficoltà con a bordo circa 600 migranti a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia Sud orientale, in acque Sar italiane, da parte della Guardia Costiera. Le operazioni sono state rese difficoltose dalle cattive condizioni meteo. È probabile che i migranti possano essere trasferiti in Sicilia, ma visto il numero elevato si ipotizza una divisione tra i porti di Augusta e Catania che si stanno già preparando per l’accoglienza.
Il salvataggio al largo di Lampedusa
Poche ore prima, su segnalazione dell’organizzazione senza scopo di lucro Sea Watch, una imbarcazione, con 221 persone a bordo, era stata soccorsa sempre dalla Guardia costiera italiana al largo di Lampedusa. Sempre nel pomeriggio di oggi Alarm Phone ha ricevuto la segnalazione di una barca di legno in pericolo. “Abbiamo allertato le autorità italiane e maltesi e non chiediamo ritardi nel salvataggio del gruppo!”, scrive l’ Organizzazione non governativa. A bordo ci sarebbero 30 persone.
I fatti di ieri
Mentre nel pomeriggio di ieri la nave Life Support di Emergency aveva concluso il soccorso di un’imbarcazione di una decina di metri su cui navigavano 55 persone: il natante si trovava in acque internazionali ed era completamente alla deriva. Le persone salvate provengono da Paesi segnati da gravi emergenze umanitarie tra cui Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Nigeria, Palestina, Sudan, Somalia. Alla Life Support è stato assegnato il porto di Marina di Carrara che dista circa tre giorni di navigazione dal luogo in cui è avvenuto il salvataggio. “Il porto assegnato è a circa 50 ore in più rispetto a un porto siciliano. A bordo ci sono persone che hanno subito sofferenze inaudite, violenze, torture, estorsioni. Tenerle altre ore in mare è veramente una cattiveria ingiustificata”, fa notare il capomissione, Emanuele Nannini.
Il lavoro del nuovo commissario
Quanto al nuovo commissario Valenti, gestirà la prima e seconda accoglienza in 14 Regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano: tutte tranne quattro, del Pd, che non hanno firmato l’intesa. Sono Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia, Regioni che non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze da parte del governo. Il nuovo commissario si avvarrà di una struttura di supporto, composta da un massimo di 15 unità di personale già in servizio presso il ministero dell’Interno e dovrà coordinare le attività volte all’ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot e ai centri previsti dal Sistema di accoglienza e integrazione, coinvolgendo i territori interessati, e coordinare l’attività per l’accoglienza dei migranti in strutture provvisorie, nelle quali siano assicurati il vitto, l’alloggio, il vestiario, l’assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale.
Ma Valenti è anche chiamato ad individuare le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e le strutture di accoglienza.