Catania, elezioni studentesche: vince l'associazione “La finestra”

Catania, elezioni studentesche: vince l’associazione “La finestra”

Federica Cosentino è “la più votata”
GIOVANI E POLITICA
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CATANIA – È l’associazione “La finestra – liberi di scegliere” la più votata per le elezioni studentesche dell’Università degli studi di Catania. Elezioni che si sono svolte il 25 e il 26 ottobre con una partecipazione di oltre 12.000 studenti. 2.492 preferenze, che sarebbero il “frutto di un lungo e costante lavoro all’interno dei dipartimenti, con una storia di battaglie accanto agli studenti che va avanti da dieci anni”. E la scelta di essere presenti anche nelle Strutture Didattiche Speciali di Siracusa e Ragusa, da tempo dimenticate e messe ai margini degli Organi di rappresentanza.

Le parole del presidente

“Un risultato straordinario – fa sapere il giovane avvocato Angelo Crimi, presidente dell’associazione – Dai Consigli di Corso di Laurea al Consiglio d’Amministrazione, passando per i Dipartimenti e le Commissioni paritetiche, l’associazione è riuscita a ottenere l’istituzione dello status di studente lavoratore. La nostra politica universitaria parte da una garanzia importante che è quella del civismo. Crediamo fermamente che gli studenti debbano essere eletti dagli studenti grazie alle loro qualità e non per mezzo delle segreterie politiche che governano la nostra terra”. 

La più votata

La studentessa più votata dell’Ateneo è Federica Cosentino, laureanda di Lingue e Culture Europee Euroamericane e Orientali del Dipartimento di Scienze Umanistiche, eletta dall’associazione al Senato Accademico con 983 preferenze. Ottimo risultato anche per Salvatore Barresi che entra nel Consiglio d’Amministrazione con 3.662 voti. Gli altri eletti dell’associazione: Grazia Agata Vittorio al Comitato per lo Sport Universitario con 1201 voti, Lucrezia Famà con 550 voti raccolti in tutta l’area sanitaria.

Il percorso

“Continuiamo il nostro percorso a fianco degli studenti come facciamo dal 2013 – conclude Crimi – Nei prossimi mesi ci sarà da lavorare sulla mobilità, soprattutto da e per le sedi distaccate, incrementare il programma Erasmus e riconoscere uno status speciale per i laureandi”.

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