Catania, Gal Etna-Alcantara: arrivano i carabinieri - Live Sicilia

Gal Etna-Alcantara, cda eletto dopo arrivo dei carabinieri

È scontro. La nota infuocata di alcuni sindaci e soci privati.

PEDARA – Alla fine il nuovo cda del Gal Etna-Alcantara è stato eletto. Ma non prima di un altro intervento dei carabinieri a Pedara. Si sono ripetute le tensioni, come raccontate da LiveSicilia, all’assemblea dei soci che si era riunita dopo la seduta stoppata dalle forze dell’ordine chiamate dal sindaco di Pedara, Alfio Cristaudo. La situazione è precipitata ancora una volta. Però il voto è arrivato lo stesso, ma una parte degli aventi diritto ha disertato l’aula. È stato riconfermato il presidente Piero Mangano ed eletti consiglieri Alessandro Tornello, Ignazio Puglisi, Luciano Rigaglia, Bernardo Di Miceli e Sebastiano Messina. Cordata, dicono i beneinformati, vicina ai Dem etnei. Eletto anche Rosario Cotugno, del gabinetto del presidente della Regione, Nello Musumeci.

“Cda abusivo”

Ora, sono 11 sindaci e 33 soci privati che lanciano l’allarme “di un cda abusivo” e chiedono l’intervento urgente della Regione. Firmano una nota dai toni roventi i primi cittadini di Riposto, Mascali, Viagrande, Trecastagni, Nicolosi (notoriamente non distanti dall’area azzurra) e i sindaci di Malvagna, Motta Camastra, Roccella Valdemone, Francavilla di Sicilia, Gaggi, con il presidente del Parco Fluviale dell’Alcantara, già maggioranza tra i soci pubblici, e i componenti del Cda uscente del Gal Nunzio Batturi e Angelo Scuderi, il vicepresidente uscente Francesco Sgroi e l’amministratore delegato uscente Emanuele Zappia.

Ecco il loro racconto: “Al termine di un’assemblea dei soci che – scrivono – noi riteniamo illegittima, svoltasi ieri a Pedara e culminata in un nuovo intervento dei carabinieri, una minoranza di soci del Gal “Terre dell’Etna e dell’Alcantara” ha proceduto all’elezione abusiva e antidemocratica di un nuovo Cda dell’ente. Purtroppo, un gruppo di soggetti ben connotati politicamente ha attuato una vera e propria tagliola a danno di una maggioranza presente in aula di oltre 40 soci fra sindaci, enti pubblici e privati, su 73 aventi diritto, che non hanno potuto esprimere liberamente il proprio voto sul rinnovo della governance del Gal”.

Il soci

“Fino all’ultimo – proseguono i soci Gal – abbiamo cercato di garantire la regolarità delle procedure, normative alla mano ma prima ancora chiedendo buon senso. A sera inoltrata, poi, abbiamo scelto di abbandonare l’assemblea illegittima per un estremo e forte gesto di protesta contro un atteggiamento incomprensibile, gravemente lesivo della dignità delle istituzioni. Adesso facciamo appello alla Regione Siciliana affinché proceda celermente al commissariamento del Gal Etna-Alcantara”.

Da quello che si legge nella nota “i gravi fatti che denunciamo, peraltro, sono avvenuti sotto l’occhio di ispettori scrupolosamente inviati dal dirigente del Dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta”.

“Occorre scongiurare – proseguono sindaci e altri soci – che una governance abusiva del Gal, eletta nel corso di un’assemblea dei soci priva di efficacia, metta a repentaglio la credibilità di un ente che deve, invece, lavorare garantendo partecipazione e trasparenza. Ma anche, occorre evitare che un Cda squalificato e illegittimo proceda all’adozione di atti che sarebbero nulli e che, dunque, metterebbero a repentaglio l’ingente mole di finanziamenti dall’Europa per le imprese del territorio etneo e alcantarino”, concludono. La palla ‘rovente’ passa alla Regione Siciliana.


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