CATANIA – Questa volta la Corte d’Appello ha voluto mettere un punto. E nonostante l’avviso di altri detenuti positivi al Covid, ha deciso di stralciare le posizioni di alcuni imputati risultati positivi al Covid, e andare avanti. Così i giudici si sono ritirati in camera di consiglio e nel pomeriggio di ieri la Presidente La Rosa ha letto la sentenza che segna la chiusura (anche se parziale) del secondo capitolo giudiziario dell’inchiesta Chaos. Operazione che nel 2017 ha messo sotto scacco la cupola catanese di Cosa nostra che si era riorganizzata dopo i fermi di un anno prima del Ros (blitz Kronos, ndr).
Antonio Tomaselli è l’uomo che ha preso il controllo “sulla carta” della famiglia mafiosa di Cosa nostra etnea. Un segnale che il baricentro del potere si era nuovamente spostato verso gli Ercolano, visto che ‘penna bianca’ (questo il nomignolo del boss) è particolarmente legato a quella frangia della cosca. Il Ros aveva, attraverso intercettazioni, pedinamenti e live, ricostruito la mappa criminale fino a Lentini (con il clan Nardo). Nella rete finirono anche pezzi da novanta del clan Mazzei. Ad un certo punto Mario Pappalardo è entrato in contrasto con Davide Coco del gruppo della Stazione. E c’era anche stato il tentativo di ammazzarlo. Poi c’è stata una riunione per mettere la pace. Anche se Tomaselli ha avvertito: i Santapaola hanno anche ucciso uno che porta il loro cognome. Tasselli che sono stati ribaditi anche durante la lunga requisitoria, articolata su diverse udienze, dei pg Angelo Busacca e Iole Boscarino.
Alla fine, la Corte d’Appello, ha riformato alcune condanne e confermate altre. Per la precisione ecco le pene rideterminate: Antonio Tomaselli 16 anni, Luca Marino 10 anni e 4 mesi e 800 euro di multa, Davide Coco 11 anni, Rocco Biancoviso 8 anni e 10 mesi (riconosciuta continuazione con altra sentenza), Arturo Mirenda 10 anni 4 mesi e 600 euro di multa (riconosciuta continuazione con altra sentenza), Antonio Mangano, 8 anni, Salvatore Fiore 2 anni (aumento con altra sentenza), Francesco Lucio Motta 1 anno e 8 mesi (aumento con altra sentenza), Sebastiano Vespa 9 anni, Santo Di Benedetto 3 anni (continuazione con altra sentenza), Orazio Coppola 18 anni 1 mese e 10 giorni (complessiva con altra sentenza), Mario Maugeri 10 anni, Angelo Di Benedetto 3 anni 1 mese e 10 giorni, Alessandro Caruso (collaboratore di giustizia) 1 anno 4 mesi e 17 giorni, Francesco Caltabiano 11 anni e 10 mesi, Salvatore Catania 10 anni, Carmelo Distefano, 10 anni, Orazio Salvatore Di Grazia, 8 anni, Carmelo Rannesi, 14 anni 1 mese e 10 giorni (complessivi con altra sentenza)
La Corte d’Appello ha invece confermato le condanne in primo grado nei confronti di Fabrizio Iachininoto, 11 anni 1 mese e 10 giorni; Salvatore Leonardi, 8 anni; Roberto Marino, 8 anni; Carmelo Pantalena, 8 anni; Mario Pappalardo, 8 anni; Giovanni La Mattina, 8 anni
Sono state, invece, stralciate le posizioni di Carmelo Fallica, Carmelo Rizzo, Corrado Monaco per contagio Covid. Per loro il processo è stato rinviato ad altro collegio di Corte d’Appello con udienza il 22 marzo prossimo. Già i pg avevano chiesto la conferma della condanna per loro tre (Carmelo Cristian Fallica, 11 anni 2 mesi e 20 giorni; Corrado Monaco, 8 anni; Cirino Rizzo 9 anni e 4 mesi).