Catania, la settimana più difficile |Rischio playout: le combinazioni - Live Sicilia

Catania, la settimana più difficile |Rischio playout: le combinazioni

Per gli etnei un finale di campionato da dimenticare e la necessità di vincere a Carpi per essere certi della riconferma tra i cadetti. In caso contrario, lo spareggio salvezza da incubo potrebbe tramutarsi in sgradevole realtà. Ecco perché.

CATANIA – Incredibile ma vero, verrebbe da dire. Incredibile ma vero che un Catania costruito con la dichiarata intenzione di dominare il campionato e ritrovare immediatamente la massima serie perduta dodici mesi fa, sia a rischio retrocessione in Lega Pro a soli novanta minuti dal termine di una stagione travagliata. Ed estenuante. Se non addirittura fallimentare, considerando le operazioni in entrata e in uscita sostenute nelle ultime due sessioni di mercato. Incredibile ma vero, i rossoazzurri sono sul labile confine tra un nuovo torneo di B dai contorni tutti da decifrare e l’inferno dell’ex serie C. Che porrebbe un punto interrogativo grosso come un macigno su quel che potrebbe essere.

Sembra un incubo dalle atmosfere kafkiane quello che porta alla settimana forse più difficile degli ultimi 15 anni di calcio all’ombra dell’Etna, dopo la resurrezione dalle ceneri di quei maledetti anni ’90, con tanto di radiazione corretta in una ripartenza dall’Eccellenza, con la morte di Massimino e la lenta e graduale risalita. Quei tempi appaiono assai più vicini rispetto alle parole e ai progetti di un’estate fa del presidente Pulvirenti, intenzionato a porre rimedio a errori prima commessi e poi riconosciuti. Al netto di quel che è stato e che è stato detto, la situazione di partenza è proprio questa e va risolta. Esiste un solo modo per essere certi del proprio destino: battere il Carpi a domicilio.

Non certo un’impresa semplice, considerando lo straordinario ruolino degli emiliani, peraltro indubbiamente corretti nel modo in cui hanno sin qui gestito il confronto con squadre ancora in corsa per un obiettivo, nonostante la promozione acquisita oramai da diverse settimane: vittoria nel derby di provincia con il Modena, sconfitta ma con l’onore delle armi in casa del Perugia. Nessun segnale di resa avversaria, dunque, su cui poter fare affidamento. Com’è giusto che sia, anche per ridare un senso morale a un sistema che proprio della splendida realtà esaltata dalla tattica di mister Castori sembra voler fare vessillo di quanto non gradito a quello che un tempo si sarebbe definito il Palazzo.

Sconfiggendo i biancorossi, il Catania potrebbe andare di corsa verso gli archivi per chiudere a chiave in un cassetto il fascicolo 2014-15. In caso contrario, si rischia l’insidiosissima lotteria del play out. Anche il pari potrebbe bastare, pur non assicurando certezza alcuna. Necessario fare dei calcoli, tra ipotesi plausibili e scenari inimmaginabili. Cinque le sfide, oltre a quella in programma al “Cabassi”, che decideranno la corsa al prossimo campionato cadetto: Cittadella-Perugia, Crotone-Virtus Entella, Latina-Modena, Ternana-Varese e Trapani-Pro Vercelli, seppur con l’altra siciliana già certa della permanenza.

Proviamo ad avanzare alcune ipotesi, pur chiarendo che le circostanze che potrebbero effettivamente verificarsi sono ancora più numerose. Se gli etnei venissero sconfitti, dovrebbero sperare in una mancata vittoria di una tra Modena e Crotone o in un ko della Ternana oppure, con i canarini vittoriosi al “Francioni”, in una non vittoria del Crotone (parità negli scontri diretti, Catania salvo per differenza reti), o ancora in una mancata affermazione dei calabresi e in una sconfitta della Ternana. Un arrivo a 48 insieme a rossoblu e umbri, penalizzerebbe i ragazzi di Drago per la classifica avulsa.

Altrettanto ingarbugliata la situazione in caso di pareggio a Carpi: si rischierebbe solo in un arrivo a 49 con il Modena, per via di scontri diretti terminati con identico risultato all’andata e al ritorno (0-0) e di una differenza reti molto simile (-1 i siciliani e -2 gli emiliani in questo momento). In caso di arrivo a pari punti e con medesimo scarto tra gol realizzati e incassati, si terrebbe conto delle marcature messe a segno: in questo caso il Catania sarebbe favorito (attualmente +23 gol rispetto ai gialloblu). In ogni caso un rischio altissimo, che la formazione di Marcolin non può permettersi.


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