CATANIA – Non sarà solo un momento di preghiera, ma un forte segnale politico e civile quello che attraverserà le strade del capoluogo etneo il prossimo 31 dicembre.
Catania ospiterà infatti la cinquantottesima edizione della Marcia Nazionale per la Pace, l’appuntamento storico promosso dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali della CEI insieme all’Arcidiocesi di Catania e alle principali sigle della società civile, tra cui Acli, Libera, Caritas e Pax Christi.
Il tema scelto per quest’anno, intitolato “La pace sia con tutti voi: verso una pace disarmata e disarmante”, si ispira ai recenti appelli di Papa Leone XIV contro la deriva bellicista globale. Al centro della manifestazione si pone una critica netta al riarmo e all’aumento delle spese militari, visti come un ostacolo diretto alla giustizia sociale e alla tutela dell’ambiente.
La scelta della città siciliana non è casuale, poiché Catania si trova nel cuore di un Mediterraneo che oggi oscilla drammaticamente tra l’essere frontiera di morte per i migranti e luogo di incontro tra popoli.
La marcia intende rilanciare la visione di Giorgio La Pira, che vedeva in questo mare un centro di pace per tutte le nazioni, e attraverserà i luoghi più emblematici della città per toccare i temi del disarmo, della conversione ecologica e dell’accoglienza. Il corteo ribadirà il rifiuto della logica nucleare e l’urgenza di un’economia che non sia più legata alla produzione bellica.
La giornata si concluderà con la celebrazione della Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo, un atto finale per sancire l’impegno della Chiesa italiana nel contrastare quella globalizzazione dell’impotenza che sembra rassegnarsi ai conflitti in corso in Ucraina, Terra Santa e Sudan.

