Catania – Pioggia di assoluzioni in merito al processo sui presunti medici assenteisti incardinati presso l’Asp di Catania. Assolti ‘perche’ il fatto non sussiste’ dal reato di truffa. La vicenda ha riguardato, soprattutto, episodi di allontanamento da luogo di lavoro dopo avere timbrato il badge.
I nomi: Carmelo Amato, Rita Avelli, Mario Barresi, Adriana Bellabarba, Gaetano Bordonaro, Claudio Candura, Rossella Cantelmo, Grazia Fazio, Maria Antonietta Fucà, Raffaele Galatà, Gaetano Galvagno, Claudio Antonio La MIcela, Angelo Salvatore Lombardo, Maria Grazia Mageri, Calogera Rosaria Ognibene, Angelo Sansone, Giuseppe Santi, Gama Sapienza e Bruno Orazio Siriani.
La sentenza emessa dalla prima sezione penale del Tribunale monocratico e’ stata emessa il 22 ottobre scorso, ma le motivazioni sono state depositate nei giorni scorsi e si legge che gli elementi emersi nel processo “non consentono di affermare con ragionevole certezza che gli imputati, non presenti presso il luogo di lavoro, di fatto si erano allontanati per svolgere attività estranee all’attività lavorativa vera e propria”.
“Peraltro – si legge ancora nella motivazione – non è possibile affermare che la assenza dal lavoro o comunque l’allontanamento dallo stesso sia stato provato e documentato attraverso un valido e collaudato sistema di funzionamento dei servizi di video sorveglianza e delle telecamere appositamente allocate”.
L’avvocato Giuseppe Lipera, che ha assistito i medici Barresi e Bordonaro, si dice “soddisfatto per la sentenza” e “amarezza per due professionisti che hanno dovuto attendere, per giungere ad un verdetto di favorevole, per lunghi sei anni dai fatti contestati” e “rimettendoci anche in salute perche’ accusati ingiustamente di fatti mai commessi”.