Il Catania e la 'questione mentalità' necessaria a correre in Serie C

Il Catania e la ‘questione di mentalità’ necessaria a correre in campionato

Evitare un campionato anonimo e rilanciare le ambizioni: i presupposti paiono esserci

CATANIA – Sarebbe banale, oltreché prematuro e fuori luogo, lasciarsi andare a slanci di euforia da debutto al Massimino. Un esordio vincente, per carità. Rotondo e convincente quello del Catania targato secondo anno di mister Mimmo Toscano

E non è una questione di rondini e primavere. Di avversari e giocate. Di risultati e punti. È, semmai, storia (arci conosciuta alle falde dell’Etna) di mentalità. Quella che serve – assieme al talento e al gioco – per tirarsi fuori dalle sabbie mobili opprimenti della Serie C.

Dopo l’estromissione dalla Coppa Italia da parte di un Crotone apparso non esattamente il Real di Madrid di appena sette giorni fa, andava data una risposta chiara sul campo. Che è arrivata e che serve, quantomeno, a lanciare un altrettanto chiaro segnale agli avversari in questo avvio di campionato. Ovvero che, indipendentemente dal calcio mercato ancora aperto e dei relativi appetiti, il Catania vuole esserci fino in fondo. 

Contro un Foggia imbottito di anni duemila con Orlando (non a caso classe ’96) ad essere l’unico davvero dinamico e propositivo, il test non può essere catalogato tra quelli più probanti. Ma in altre occasioni e con avversarti sulla carta più modesti il Catania è stato capace di faticare. Per cui, la prova di ieri sera vale pur sempre qualcosa. E non solo in ambito tre punti: ma in quell’aver intravisto una mentalità che caratterizza un gruppo vincente.

È tutt’altro che un caso avere visto a bordo campo Toscano, dopo il 3-0 timbrato con una incornata di Ierardi, spronare i suoi a mantenere la testa in campo e non già al dopopartita. Segnali buoni. Da mettere da parte in prospettiva di un campionato lungo, faticoso e imprevedibile.

Dove il Catania dovrà fare la sua parte. Con sacrificio e passione, come lo striscione issato in Curva nord ieri all’ingresso delle formazioni in campo. Tutto il resto, somigliamo a quelle chiacchiere da bar (oggi da sociali) che il lunedì mattina aiutano a cominciare la settimana.
Verrebbe da dire, buon campionato a tutti.


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