Catania, Salvini sfida Di Maio |Le coalizioni alle Comunali - Live Sicilia

Catania, Salvini sfida Di Maio |Le coalizioni alle Comunali

Il cuore dell’appena nato esecutivo gialloverde sbarca sotto il Vulcano per dividersi e disputare un derby a cavallo tra passato e futuro.

CATANIA – Due ministri della Repubblica in un sol giorno a Catania è già una coincidenza da annali della politica. Se poi sono i cosiddetti Dioscuri del governo a guida Giuseppe Conte, la cosa ha un sapore tutto da gustare. In agrodolce. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e quello del Lavoro, Luigi Di Maio, sono oggi in città, scortati dai rispettivi militanti. Il cuore dell’appena nato esecutivo gialloverde sbarca sotto il Vulcano per dividersi e disputare un derby a cavallo tra il passato e futuro della geografia politica nostrana. In piena luna di miele governativa, i due leader sono chiamati a marcare subito le reciproche differenze entro i confini di una delle realtà metropolitane più influenti del consesso nazionale chiamate domenica prossima al voto. Proprio qui che Lega e Cinque stelle sono su fronti contrapposti, come da schema consolidato.

Sono passate poco più di due settimane dalla presentazione ufficiale di liste e candidati. E già sembra una vita fa. La formula del Governo del Cambiamento lascia infatti con il fiato sospeso quelli del centrodestra, che solo la scorsa estate – e non senza mal di pancia – avevano riscritto la propria unità (nazionale) sul nome di Nello Musumeci presidente della Regione Sicilia. La stessa candidatura a sindaco di Catania di Salvo Pogliese era balenata nelle mente di Silvio Berlusconi tra la frutta e il dolce della cena che ha partorito il “patto dell’arancino”. Patto che, grosso modo, e soprattutto a livello locale, è ancora tranquillamente in friggitrice.

Di Maio e Salvini a Catania, dunque. Una coincidenza, ma non troppo. Gettiamo uno sguardo all’agenda odierna. Il leader del Carroccio intorno alle 12 andrà al mercato del contadino in piazza Giovanni Verga, poi sarà impegnato in una conferenza stampa con il candidato sindaco Salvo Pogliese, Stefano Candiani e l’assessore designato alla Cultura in quota Lega Fabio Cantarella. L’intesa di ferro del candidato primo cittadino con il partito post padano, è stata già rilanciata ieri all’Hotel Nettuno, con il convegno filo-governista sul tema “Le proposte della Lega per il rilancio del Paese”. Al tavolo l’economista e senatore verde Alberto Bagnai e Pogliese. Tra le idee discusse la flat tax, la pace fiscale e i problemi delle partite iva.

Il leader pentastellato è atteso invece alle 17.00 a piazza Dante. Al fianco di Luigi di Maio, dovrebbe esserci anche la neo-titolare del dicastero della Salute, la catanese Giulia Grillo. Fosse confermata la sua presenza, i ministri a quel punto sarebbero tre in solo giorno sotto il Vulcano.

Insomma, a Catania sta o cade la formula del centrodestra classico. Perno di questa fase è proprio l’assessore in pectore Fabio Cantarella. Nella qualità di vicesindaco di Mascalucia (ormai a fine mandato) è stato uno dei primi amministratori etnei ad abbracciare il progetto di Matteo Salvini. Dovesse diventare sindaco Salvo Pogliese, sarebbe lui il pontiere con il governo romano. Intanto, però, sono i cinque stelle a poter già contare sull’opzione Catania nell’Esecutivo.

Ci sono troppi se e ma in questo racconto. Uno di questi è sicuramente se si andrà o no al secondo turno. Un rebus. Tenendo aperta qualsiasi ipotesi, c’è da segnalare che – quasi sempre – nelle grandi città i cinque stelle sono riusciti a spuntarla al ballottaggio sui candidati espressione delle famiglie politiche tradizionali. E se dovessero rimanere fuori? Un aiuto a favore degli alleati romani della Lega sarebbe ipotizzabile? Beh, tra i cinque stelle – al momento – nessuno vuole commentare neanche per scherzo questa ipotesi.


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