Catania, Sannino pungola i suoi: | "Dimostrino dove possono arrivare" - Live Sicilia

Catania, Sannino pungola i suoi: | “Dimostrino dove possono arrivare”

Il tecnico etneo non usa giri di parole e chiarisce che contro la Ternana l'obiettivo è solo uno: la vittoria. Sugli umbri, afferma: "Squadra ostica, ma noi dobbiamo proseguire il nostro percorso".

CATANIA – Tempo di conferenza della vigilia in casa Catania. Mister Sannino non usa giri di parole e va subito al nocciolo della questione: a Terni bisogna fare risultato per continuare la scalata ai vertici della classifica. Niente di più, niente di meno. Nel clan rossoazzurro la missione è abbastanza chiara, in Umbria non ci si può consentire errore alcuno. I risultati sono finalmente arrivati, ma bisogna fare i conti con la partenza ad handicap. Ergo, vietato sbagliare.

Il tecnico campano, in tal senso, usa concetti piuttosto precisi: “Dobbiamo andare ad affrontare i nostri avversari con l’intento di fare nostra l’intera posta. E’ necessario avere entusiasmo, indubbio che una vittoria in trasferta ci garantirebbe continuità, oltre a fare morale. Serve essere pratici, volontà, cattiveria e forza d’animo devono spingerci lì dove siamo attesi”.

Un messaggio chiaro alla squadra, che nonostante gli infortuni e le mille difficoltà sin qui incontrate deve proseguire per la propria strada. Anche perché la Ternana venderà cara la pelle: “Affronteremo una squadra che pigierà il piede sul pedale dell’aggressività, spinta dai tifosi e dalle motivazioni dettate dalla classifica. Sono reduci da un ottimo derby, e in panchina possono contare sull’apporto di un tecnico preparato come Tesser. Domani abbiamo la possibilità di capire sin dove possiamo arrivare”.

Il tabù trasferta è un tallone d’Achille con cui fare i conti, almeno sino alla prima vittoria lontano dal “Massimino”. Sannino, che di certo non si tira indietro quando bisogna metterci la faccia, riconosce il problema e offre la propria visione dei fatti: “Un motivo preciso penso che non ci sia, probabilmente è una questione di personalità, non si può prestare il fianco anche a quelle avversità che possono provenire dall’esterno. Per un gruppo maturo l’impianto di gioco non dovrebbe rappresentare una difficoltà, ad ogni modo con il lavoro si può archiviare anche questo aspetto”.


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