Catania, la selezione dei migranti: l'odissea in mare - Live Sicilia

Catania, la selezione dei migranti: l’odissea in mare

Commenti

    Non hanno capito che questa vergogna deve finire. L’Italia è una nazione non una repubblica delle banane come l’hanno fatta diventare i sinistri che debbono vergognarsi ed espatriare in Russsia,in Cina o nella Corea del Nord dove trovano i loro simili.

    Il cardinale Gian Carlo Perego presidente della Commissione Cei che si occupa di immigrazione nonché presidente della fondazione Migrantes oggi ha detto a gran voce che lo sbarco “selettivo” voluto da questo governo è “un attacco alla democrazia” e mai come in questo momento così grave noi italiani dobbiamo essere vicini ai nostri Vescovi.

    ….quante centinaia di milioni di persone chiedono asilo umanitario in Italia? Facciamoli entrare tutti, per carità e per essere buoni, che problema c’è?? Ma tutti quelli che sono d’accordo poi se ne occupano personalmente oppure no??

    Tutti questi capitani di queste ONG si permettono queste “soverchierie” perché sanno che l’Italia è (speriamo era) un paese di quaraquaqua dove arrivano con le loro navi e fanno sbarcare tutti e non chi ha veramente bisogno, vorrei vedere se si recassero in altri paesi europei, verrebbero non dico “silurati” nel vero senso della parola ma quasi!!!

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Non ci dilunghiamo in analisi complicate e filosofiche : Palermo è una città abbandonata dalle Istituzioni e da una politica che da molti anni ha sempre guardato solo al suo tornaconto personale ed a quello degli amici e degli amici di questi ultimi! Per i cittadini per bene ed onesti è solo sofferenza! Questa è una città che per la maggior parte dei cittadini viene subita e non vissuta. E si andrà sempre peggio come in una spirale,

Figurati se vanno a casa. Sarebbe una rivoluzione. Raggiungeranno gli obiettivi e in più avranno un premio di produzione. Semmai si scambieremo le poltrone: quello di Ragusa va a Trapani; quello di Messina andrà ad Agrigento ..e così via. I pazienti ..?..ah già, devono aspettare o rivolgersi ai privati a pagamento

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