CATANIA – Si continua a sparare a Catania. E a indagare sulle fibrillazioni tra cosche mafiose rivali. Gruppi che mostrano i muscoli ai rivali per far capire chi comanda. O chi intende comandare in determinate zone della città. Due su tutte: Librino e San Cristoforo. Sono i quartieri dove tradizionalmente comandano i Santapaola. Ma sui gruppetti che devono operare, in zone dove una piazza di spaccio può garantire anche diverse migliaia di euro al giorno, non mancano gli scontri.
Una logica che sta alla base delle nuove tensioni armate avvenute a Catania, dove nelle scorse ore si sono registrati altri due episodi distinti. Colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in viale Moncada e in via Plebiscito (a ridosso di San Cristoforo, per l’appunto).
Librino e San Cristoforo
A Librino sono stati esplosi quattro colpi in aria, con i bossoli ritrovati poco dopo dalle forze dell’ordine. Sempre nello stesso quartiere, ma nella notte di domenica 19 ottobre, erano stati sparati una trentina di colpi: in quel caso, i bossoli erano stati rinvenuti sul tetto di un box-garage. Nessuna persona è rimasta ferita. Questo dato, l’unico forse a essere meno negativo di altri, è una costante di questi episodi.
Ancor più preoccupante, ad ogni modo, è quanto avvenuto in via Plebiscito. Qui sono stati esplosi sei colpi, quasi certamente con una pistola calibro 19, contro la vetrina di un esercizio commerciale. Anche in questo caso non si registrano feriti.
Le indagini
Gli investigatori stanno cercando di capire se dietro tutti gli episodi ci siano le stesse mani e quali siano le motivazioni dell’attacco al negozio in via Plebiscito. Indiscrezioni vicine alle forze dell’ordine, impegnate nelle indagini, non escludono che si tratti di avvertimenti legati a dinamiche criminali interne ai clan.
Tra le forze dell’ordine non è mancato un confronto a proposito della ripresa di mitragliate e spari in aria. I colpi contro gli esercizi commerciali sono forse i momenti centrali delle faide che da alcuni anni contrappongono i differenti gruppi criminali.
I precedenti più recenti
Ad agosto scorso, tra i vari casi, è stata presa di mira una panineria nel Villaggio Sant’Agata: esplosi una decina di colpi d’arma da fuoco. Nessun ferito. La notte del 27 agosto in via Plebiscito, fra le 3 e le 4 del mattino, una raffica di colpi di arma da fuoco ha colpito la saracinesca di un autonoleggio.
Prima ancora, tra il 25 e il 26 agosto, le sparatorie erano state addirittura due. La prima in una stradina di San Cristoforo, l’altra nella storica via Garibaldi. Esplosi più di 20 colpi di arma da fuoco. Colpite una casa e un centro estetico. Tra i destinatari anche la figlia di un personaggio emergente che, da quanto è emerso dalle intercettazioni, un paio d’anni fa ambiva a “prendersi la piazza di spaccio di San Giovanni Galermo”.

