CATANIA – StMicroelectronics ha confermato l’apertura di un nuovo impianto a Catania e l’assunzione di 700 lavoratori. Il via libera arriva questa mattina insieme alla conferma di aiuti in arrivo dalla Commissione Ue per 295,5 milioni di euro.
Il piano prevede la realizzazione di un impianto per la realizzazione di semiconduttori in cui l’investimento complessivo sarà di 730 milioni di euro in 5 anni. L’operazione punta a rafforzare gli approvvigionamenti europei di semiconduttori e si inserisce nel contesto delle azioni previste dall’European Chips Act.
Nell’annunciare il via libera all’operazione la commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager ha sottolineato come essa consentirà di rafforzare la catena di fornitura dei semiconduttori, elemento essenziale per garantire la transizione verde e digitale. Inoltre, ha aggiunto la commissaria, consentirà la formazione di personale altamente qualificato limitando la distorsione della concorrenza.
Le reazioni dei sindacati
“La conferma da parte del President e Ceo di STMicroelectronics, Jean-Marc Chery, di proseguire a Catania con l’investimento da 730 milioni di euro per l’apertura di un impianto di produzione di substrati di carburo di silicio e linea pilota per la realizzazione di carburo di silicio a 8 pollici e’ un fatto di assoluta rilevanza per l’economia e l’occupazione nel nostro territorio e non solo in questo momento storico particolare”. Lo affermano il segretario territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci e il segretario provinciale della federazione Ugl metalmeccanici Angelo Mazzeo, che aggiungono: “Questo a riprova che la multinazionale della microelettronica vuol continuare a puntare su Catania e sulla sua ‘Etna valley’ credendo fortemente sulle potenzialita’ espresse dal contesto sia in termini logistici che di presenza di manodopera qualificata e know-how di alto livello”.
“Abbiamo coccolato da tempo – aggiungono – il progetto di questa nuova fabbrica, sostenendo appieno che Catania e’ il sito ideale dove poter produrre nuove tecnologie. Coltiviamo il sogno di poter avere nel nostro sito anche la generazione di fette di silicio a 12 pollici, considerato che la concomitanza del Pnrr nazionale e del ‘Chips act’ della Comunita’ europea possono contribuire a portare anche questa opportunita’ e fare della Zona industriale il polo principale della microelettronica in ambito Euromediterraneo”. “Ci sentiamo infine -concludono Musumeci e Mazzeo – di esprimere gratitudine alla STMicroelectronics, che ancora una volta ha deciso di continuare, rinnovare e valorizzare la storia di uno tra i piu’ importanti stabilimenti che ha nel mondo. Siamo certi che il confronto, franco e costruttivo, ci portera’ a nuovi traguardi per il lavoro e la crescita di Catania”.
“Finalmente una buona notizia per il nostro territorio. Ne avevamo davvero bisogno”: lo affermano i segretari generali di Uil e Uilm Catania, Enza Meli e Giuseppe Caramanna, che aggiungono: “Con lo stabilimento di produzione di substrati in carburo di silicio, operativo dal prossimo anno, si avvia una fase nuova per St a Catania, che auspicavamo da tempo. Ci auguriamo che ciò rappresenti pure l’inizio di un’altra stagione felice per tutta la Etna Valley, come Uil e Uilm sollecitano da tempo nella consapevolezza delle potenzialità di questo territorio. È significativo, a questo proposito, che gli stessi vertici di St sottolineino in una nota come il rafforzamento del ruolo di Catania per nuove opportunità di crescita trovi corpo e spessore nella proficua collaborazione a lungo termine con l’Università, il CNR e aziende coinvolte nella produzione di apparecchiature e prodotti”.
Sulla vicenda interviene anche il segretario della fim Cisl Sicilia Piero Nicastro: “Per il territorio di Catania rappresenta un riconoscimento importante che conferma il ruolo strategico del sito produttivo non solo per la STMicroelectronics ma per l’intero comparto dei semiconduttori in Europa. Auspichiamo che le collaborazioni di ricerca e formazione con l’Università e gli istituiti tecnici aumentino per qualificare le competenze dei lavoratori e diventare un polo di eccellenza per tutto il Paese”. Il processo di produzione del semiconduttore si completerà infatti nello stesso stabilimento, dove si realizzerà l’intera catena del valore del substrato di SiC, dalla produzione della materia prima alla fabbricazione dei wafer di SiC.
Come scrive Fismic Catania, in una nota del segretario generale Saro Pappalardo: “Il management di Catania ha comunicato a noi e alle altre organizzazioni sindacali che il nuovo stabilimento che sta sorgendo vicino Maristaeli conterrà, oltre alla linea pilota già comunicataci in precedenza, anche la linea produttiva. È l’esempio concreto che quando si lavora in sinergia e si fa fronte comune così come abbiamo fatto sindacato, politica e management aziendale, i risultati arrivano, D’altronde, per rafforzare le produzioni di semiconduttori in Europa coerentemente con quanto previsto dal chips act – continua Pappalardo – bisognava per forza passare dal rafforzamento delle produzioni e quindi per noi era fondamentale avere anche la linea produttiva”.
“Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’apertura a Catania di un nuovo impianto di semiconduttori St Microelectronics grazie al PNRR. Sarà una grande opportunità per il rilancio del territorio e per l’indotto. Ma affinché sia davvero un’opportunità per chi ha fatto e farà ancora grande la St in Sicilia, è necessario che siano seguiti criteri di equità nelle assunzioni. Ci riferiamo ai 100 lavoratori a tempo determinato e ai 200 dei Summer Job che aspettano di poter finalmente operare in condizioni migliori. La Sicilia è terra di opportunità e di cervelli per chi vuole investire. Attendiamo dunque che venga ripagata anche con contratti che migliorino le condizioni di chi vi lavora. Auspichiamo infine che l’azienda investa sempre più nello sviluppo tecnologico del silicio”. Così Carmelo de Caudo segretario generale della Cgil di Catania.