I primi passi di Trantino e la sponda del governo Meloni -

I primi passi di Trantino e la sponda del governo Meloni

Lo schema in campo: puntare ai rapporti privilegiati con Roma e Palermo. Sullo sfondo una Giunta ancora in alto mare.

CATANIA. Enrico Trantino muove i primi passi e va nella direzione annunciata in campagna elettorale: far valer la continuità politica e la sinergia personale con la premier Giorgia Meloni in particolare e con il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. La presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Catania a pochi giorni dalla presa di possesso ufficiale della fascia tricolore, segnala questo schema.

Schema puntellato anche dall’incontro, seppur estemporaneo, con il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, Matteo Salvini. Nei prossimi giorni, come già annunciato appena eletto, potrebbe esserci l’incontro con il ministro della Difesa, Guido Corsetto. Ma a Catania e non – come era stato dello in precedenza – a Roma. 

Del resto, anche Salvo Pogliese, per affrontare gli effetti del dissesto, aveva optato per la sponda fondamentale del governo gialloverde e il sostegno bipartisan della deputazione regionale e nazionale catanese. Una continuità di metodo che fa il paio con le tante necessità di Catania.

Sembra evidente che il dossier sicurezza sia quello che il neo primo cittadino vuole subito aggredire. E non solo perché Trantino è uomo di destra, ma perché sono i cittadini a richiederlo. Una battaglia da affrontare seguendo due direttrici: contrastare la micro-criminalità e i reati predatori, quelli che i cittadini avvertono come i più odiosi; e, allo stesso tempo, favorire la percezione di una città più sicura. Persino la postura mostrata ieri in conferenza stampa di Trantino, del ministro e della prefetta Maria Carmela Librizzi voleva comunicare serietà e, contemporaneamente, la fiducia nelle risorse a disposizione delle istituzioni preposte a garantire l’incolumità di cittadini e turisti. 

Piantendosi va via, intanto, con un impegno: “Esercito? Già c’è a Catania una quota limitata di 16 unità di personale delle forze armate. Sono in corso finanziamenti per la sicurezza sino a un milione di euro dedicati per le città metropolitane come Catania”, ha detto.

Enrico Trantino, nel frattempo, sta lavorando alla squadra di giunta. Una partita complicata, ma fondamentale per dare il via alla stagione amministrativa. Nella giornata di ieri si rincorrevano le voci che volevano il rientro del leghista Fabio Cantarella in Amministrazione. Nessuna conferma, però. Di certo c’è che all’interno del Carroccio catanese si sta giocando una partita serratissima su quale area debba essere meglio rappresentata nel governo della città. I salviniani o i sodali di Luca Sammartino e Valeria Sudano. 

Fonti bene informate, fanno sapere al nostro giornale che la “questione è ancora in altro mare”. Allo stesso tempo fanno sapere che Enrico Trantino prenderà tutto il tempo necessario per decidere. Attendiamo.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI