PALERMO – L’attesissimo derby siciliano tra Catania e Trapani può essere vissuto attraverso i volti dei due tecnici, che sabato pomeriggio si ritroveranno di fronte al “Massimino”. Dario Marcolin e Serse Cosmi non si sono mai affrontati da allenatori, e sono pronti a dare vita a una sfida particolarmente sentita e importante per i destini delle rispettive squadre, entrambe relegate nella parte bassa della classifica e desiderose di vincere per uscire dalla zona-retrocessione (nel caso del Catania) o per ottenere una grossa fetta di salvezza (nel caso del Trapani). Due profili molto diversi tra loro, sia sul piano della comunicazione e del modo di vivere le partite che su quello squisitamente tattico, e queste differenze renderanno ancor più interessante il confronto tra due scuole di pensiero calcistico apparentemente agli antipodi tra loro.
MARCOLIN IN ASCESA – L’avventura di Dario Marcolin alla guida del Catania, almeno per il momento, sarebbe degna di una seduta dallo psicanalista, visti i picchi, sia positivi che negativi, raggiunti dalla formazione rossoazzurra in appena tre mesi dall’arrivo del tecnico bresciano in panchina. Gli etnei hanno portato a casa quattro vittorie nelle tredici partite in cui la guida tecnica è stata assunta da Marcolin, mister che ha preso le redini di un gruppo mentalmente allo sbando, dopo una chiusura di 2014 da brividi e una guerra interna tra il suo predecessore Beppe Sannino e la dirigenza, risoltasi con le dimissioni rassegnate dal tecnico campano. Dopo un mese di gennaio chiuso con il botto e con la speranza ancora viva di andare ai playoff, il Catania di Marcolin ha vissuto due mesi da incubo e ha toccato con mano il timore di affondare ulteriormente fino alla Lega Pro, anche se le ultime due vittorie ottenute contro Avellino e Varese fanno ben sperare per la conclusione della stagione. Arriva dunque puntuale la sfida contro il Trapani, squadra che versa in un ottimo momento di forma e che va dunque affrontata in condizioni psico-fisiche positive, cioè quelle in cui sembra versare il Catania dopo l’accoppiata di vittorie in campionato.
COSMI SENZA MACCHIA – Dal Pontevecchio alla Champions, con tanta gavetta in mezzo. È il percorso di Serse Cosmi da Perugia, chiamato a marzo in soccorso di un Trapani che annaspava alla ricerca di un’identità perduta strada facendo. Lavorare sulla testa l’abc da cui è partito per rimettere in sesto una squadra turbata dall’incapacità di trovare panacea ai propri mali, otto punti in quattro gare la risposta agli input della nuova guida tecnica, giunta nella città delle cinque torri per rilevare la pesante eredità lasciata da Roberto Boscaglia. Sabato Cosmi torna sul luogo di un delitto che pose fine alla sua prima esperienza siciliana, sulla panchina del Palermo. Un derby perso malamente che gli costò l’inserimento nell’elenco vittime del volume esoneri scritto ed edito da Maurizio Zamparini. Un motivo in più per provare a battere il Catania e ipotecare la permanenza tra i cadetti di un Trapani rigenerato.