"Ospitati in un tugurio per vigilare", la denuncia del Siap - Live Sicilia

“Ospitati in un tugurio per vigilare”, la denuncia del Siap

Il sindacato di Polizia: "Scarsa attenzione nell'assegnare i locali ai poliziotti che sorvegliano le elezioni"

CATANIA – Poliziotti ospitati in un “tugurio” per vigilare sulle elezioni: è la denuncia del Siap, Sindacato italiano appartenenti Polizia, che in una nota firmata dal segretario provinciale Tommaso Vendemmia parla di “scarsa attenzione” da parte di alcuni comuni nell’assegnare i locali agli agenti che seguono lo svolgimento delle consultazioni elettorali.

Il testo integrale della nota

“La solidarietà alle forze dell’ordine da parte delle istituzione, certamente lusinga il difficile lavoro dei poliziotti al servizio dei cittadini e delle istituzioni, ma resta sempre quel profondo senso di amarezza allorquando le istituzioni devono mettere un pizzico della loro per facilitare il lavoro dei poliziotti. Durante le tornate elettorali tutti sanno che i Comuni mettono a disposizione i locali scolastici per consentire ai cittadini di votare. Forse non tutti sanno che le forze dell’Ordine, chiamate al delicato compito di fare svolgere le elezioni in sicurezza e di garantire serenità e legalità dei canditati, devono presidiare notte e giorno riposare e consumare i pasti, in questi locali assegnati.

Molti comuni soventemente, sono poco attenti agli ambienti assegnati alle FF. OO., come nel caso di Acireale, dove chi è stato incaricato al sopralluogo delle aree assegnate, diciamo che per errore o per pigrizia ha assegnato i poliziotti in un vero “tugurio”. Ciò che ci è stato segnalato dal personale di polizia assegnato in una scuola acese è inverosimile. Certo ci chiederemo come mai questa scuola è aperta, ma ci è doveroso fare una ennesima forte protesta ( in precedenza il Siap donò ad una scuola materna di Giarre dei scaldabagni segnalati dai poliziotti in servizio) contro chi ha il dovere di gestire i plessi scolastici e per giunta assegnarli alle tornate elettorali, sapendo che dovrebbero accogliere i tutori della legge, e diciamo a loro che la solidarietà alle forze dell’ordine non va fatta sui giornali o con proclami ma tutti i giorni e magari con piccoli gesti e soprattutto rispettando loro quali lavoratori”.


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