In Sicilia rebus Cateno De Luca, il centrosinistra riflette sull'alleanza

Rebus Cateno De Luca, il campo largo all’Ars sfoglia la margherita

La 'ri-apertura' del leader Scn e le riflessioni di Pd, M5s e Controcorrente
VERSO LE REGIONALI
di
4 min di lettura

PALERMO – Provare ad allargare la coalizione per conquistare nel 2027 la presidenza della Regione o escludere chi, fino a poco tempo fa, si era riavvicinato all’attuale governatore Renato Schifani annunciando di volere “imparare” da lui l’arte della politica. Il dilemma aleggia da martedì sera nel centrosinistra dell’Ars che studia da campo largo e che ora ragiona attorno alla figura di Cateno De Luca.

‘Scateno’ De Luca, andata e ritorno

Prima mattatore in solitaria giunto secondo alle Regionali 2022 e con un avvio di legislatura caratterizzato dallo scontro aperto con Schifani che lo aveva battuto nelle urne, poi la virata a destra. “Addio ‘Scateno'”, si disse a febbraio di quest’anno, quando De Luca salutò i compagni dell’opposizione per avvicinarsi a Palazzo d’Orleans. Da quel momento tante trasferte romane, voci su presunti feeling con Fratelli d’Italia per accordi in chiave elezioni politiche. Tutto questo fino a martedì, quando il sindaco di Taormina ha sparigliato ancora una volta le carte.

Sud chiama nord ha votato la mozione di sfiducia presentata da Pd, M5s e Controcorrente, bussando “per l’ultima volta” alla porta della nascente coalizione alternativa al centrodestra. L’apertura del leader Scn ora interroga i maggiorenti dei partiti d’opposizione.

Dipasquale ‘tifa’ De Luca

Il più convinto sostenitore del ritorno di De Luca tra i vecchi amici di un tempo è il deputato del Pd Nello Dipasquale, che si è espresso favorevolmente già nel corso del dibattito sulla sfiducia. Il parlamentare ragusano ora ribadisce: “Lo ritengo un tassello fondamentale della coalizione impegnata a costruire l’alternativa al centrodestra”.

Dipasquale ricorda “il sentiero percorso insieme” da Pd, M5s e Sud chiama nord in avvio di legislatura: “Poi ci sono stati dei fraintendimenti sui quali tutti abbiamo delle responsabilità – evidenzia – ma ora è tempo di costruire l’alternativa e ritengo che si debba puntare anche sulla sua esperienza amministrativa e sulla sua capacità di mobilitazione”. Dipasquale non ha dubbi: “Non si può non partire da chi compone l’opposizione in Parlamento. Chi vuole fare cose diverse non ama la Sicilia”. Parole che fanno il paio con quelle pronunciate dal capogruppo dem all’Ars Michele Catanzaro: “Chi vota la sfiducia si mette nella posizione di poter costruire assieme a noi il governo di domani”.

Nello Dipasquale
Nello Dipasquale

Barbagallo e il “perimetro” della coalizione

Prudente, invece, l’atteggiamento del segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo: “Per noi l’unico perimetro è quello del centrosinistra”, avverte. Nella mente del segretario dem ci sono alcuni precedenti esperimenti con i deluchiani alle Amministrative. “La coalizione deve essere ampia, inclusiva e credibile – aggiunge -. Per questo per sedersi al tavolo degli alleati servono comportamenti coerenti da opposizione vera”.

Barbagallo
Anthony Barbagallo

La Vardera: “Su De Luca decida la coalizione”

Parole in sintonia con un altro degli animatori dell’alternativa al centrodestra, Ismaele La Vardera, che ruppe proprio con De luca lasciando Sud chiama nord per fondare Controcorrente: “Non sono abituato a mettere veti, scelga il tavolo di coalizione che sta nascendo”, dice ribadendo però la richiesta di primarie “con regole chiare, o magari – aggiunge – un sondaggio con cui si dica chi è il candidato più avanti”. La Vardera conclude: “Si scelga un metodo valido, condiviso e validamente riconosciuto e si faccia subito”.

Ismaele La Vardera
Ismaele La Vardera

Di Paola e la riunione di San Martino

In casa Movimento cinque stelle parla Nuccio Di Paola, principale ‘bersaglio’ delle stilettate di De Luca durante l’intervento di martedì in Aula: “Ha deciso lui di non invitare Scn alla riunione di San Martino delle Scale nella quale è stato deciso di presentare la mozione di sfiducia“, ha ricordato il leader di Sud chiama nord dal podio di Sala d’Ercole.

Di Paola premette: “Non ho rimorsi per i mancati inviti, non penso di avere sbagliato qualcosa”. Il coordinatore del Movimento cinque stelle Sicilia poi entra nel merito del nodo-De Luca: “Stiamo cercando di creare una coalizione che possa governare, qualsiasi ragionamento va fatto con chi sta percorrendo questa strada con noi”. Il ragionamento non si discosta molto da quello di Barbagallo: “Ogni analisi va fatta in base ad atti concreti: con la sfiducia ce n’è stato uno”.

Nuccio Di Paola
Nuccio Di Paola

Pd e M5s chiedono quindi una prova della reale volontà di De Luca di lavorare all’alternativa all’attuale governo. Di Paola, promotore del ritiro di San Martino, poi sprona tutta la coalizione e guarda avanti: “Si decida un metodo, si individuino le riforme da potare avanti e poi verificheremo chi ci sta e chi no. Le aggregazioni si fanno sui programmi e sul metodo da scegliere per andare avanti”. Secondo il coordinatore M5s Sicilia una cosa è certa: “Chi sta fuori da questa coalizione fa un favore al centrodestra e ne diventa complice”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI