La Procura di Termini Imerese ha iscritto nel registro degli indagati la proprietaria della villa dove è morto il turista tedesco. L’ipotesi di reato nei confronti di Carmelina Ricciardello è omicidio colposo.
La sua iscrizione si è resa necessaria per consentirle di fare partecipare un suo consulente all’autopsia sul corpo Jonathan Feierabend, 36 anni, eseguita al Policlinico di Palermo.
Ci vorranno sessanta giorni per conoscere l’esito e stabilire la causa del decesso. I medici che hanno avuto in cura i feriti hanno riscontrato un avvelenamento da monossido di carbonio. Nella villa era stato acceso un termocamino.
La vittima lavorava come meccanico specializzato nella realizzazione degli aerei. La sorella, Katharina Feierabend, 34 anni, ricoverata all’ospedale di Partinico, sta meglio.
Con loro, partiti da Nordenham, c’erano la madre infermiera, Patrizia Pargmann, 60 anni, e il marito pensionato Elmo Pargmann, 63 anni.
Le indagini degli agenti del commissariato di Cefalù, guidati da Francesco Virga e coordinati dalla Procura diretta da Ambrogio Cartosio, devono accertare l’eventuale malfunzionamento del camino di Villa Deodata, la struttura recettiva sulla collina di Sant’Ambrogio.
Carmelina Ricciardello si è detta subito incredula e sgomenta per quanto accaduto, mettendosi a disposizione degli inquirenti per ogni chiarimento. La struttura ha tutte le certificazioni. Il legale della donna, Giuseppa Restivo, prima di fare dichiarazioni ritiene necessario attendere l’esito dell’autopsia.