Centrale dello spaccio a Librino |Cinque persone in manette - Live Sicilia

Centrale dello spaccio a Librino |Cinque persone in manette

La polizia ha sequestrato marijuana, cocaina, bilancini e contanti.

viale nitta
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CATANIA – La Polizia di Stato ha tratto in arresto: Renè Salvatore Di stefano, (cl.1990), Giuseppe Mannuccia, (cl.1993), Carmelo Russo, (cl.1978), Maria Pagliaro, (cl.1985), perché responsabili in concorso tra loro del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e “cocaina”. Personale della sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile apprendeva che all’interno di un’abitazione di uno stabile sito in viale Nitta, Russo Carmelo, noto agli investigatori per i suoi precedenti di polizia, unitamente ad altri soggetti deteneva stupefacente di vario genere, da destinare allo spaccio.

Dopo un’attenta verifica di quanto appreso gli investigatori dei Condor, predisponevano un mirato servizio di osservazione nei pressi dello stabile di viale Nitta. Dopo un prolungato servizio di osservazione il predetto personale decideva di intervenire, avendo opportunamente cinturato la zona per evitare che dall’abitazione qualcuno potesse disfarsi di eventuale stupefacente. Fatta irruzione all’interno dell’appartamento gli operatori di polizia avevano modo di verificare che una donna successivamente identificata per PAGLIARO Maria lanciava dal balcone un sacchetto di plastica di colore nero contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso di gr.235, prontamente recuperata dal personale abilmente posizionatosi in corrispondenza del balcone, contestualmente altro personale procedeva a bloccare intorno ad un tavolo, tre uomini successivamente identificati per RUSSO Carmelo, DI STEFANO Renè Salvatore e MANNUCCIA Giuseppe.

La scena che si presentava agli investigatori era quella di aver interrotto un’attività di steccaggio di stupefacente: invero, sul tavolo venivano rinvenuti e sequestrati 60 grammi di marijuana e 4 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento, tre bilancini di precisione, tutto necessario per poter mettere in commercio la droga e una somma di 1.000 € (ritenuta provento dell’attività di spaccio). Espletate le formalità di rito, i predetti venivano associati presso il carcere “piazza Lanza” di Catania a disposizione della competente A.G.

 


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