Il centrodestra incontra i cda| Amg, Pagliaro già in bilico? - Live Sicilia

Il centrodestra incontra i cda| Amg, Pagliaro già in bilico?

Il consiglio discuterà a breve la delibera sulla mobilità nelle aziende, aprendo la porta anche ai direttori generali esterni. Tantillo (Fi): "Vogliamo l'amministratore unico". In Amg però il presidente rischia la poltrona.

partecipate del comune
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PALERMO – Non di solo tram vive il comune di Palermo. Già, perché Sala delle Lapidi entro la fine dell’anno dovrà affrontare un’altra delibera di peso che non riguarda le Ztl e la semplice Amat, ma tutte le società partecipate di Palazzo delle Aquile. Aziende che spesso sono in difficoltà perché carenti di personale specializzato, senza direttori generali, con eccedenza di figure che servirebbero maggiormente altrove e con la necessità di colmare i buchi in pianta organica.

Il problema è che vige un rigorosissimo divieto di procedere a qualunque assunzione, avanzamento di carriera, passaggio da part time a full time, contenuto in una delibera votata nel 2009 dal consiglio comunale. Sala delle Lapidi, adesso, vorrebbe far saltare quel divieto, almeno in linea teorica: consentire cioè alle aziende che se lo potranno permettere, senza far andare gambe all’aria i conti, di correre ai ripari. Le partecipate dovranno, in poche parole, mettere nero su bianco i fabbisogni e capire se è possibile la così detta mobilità orizzontale, cioè il passaggio di dipendenti da una partecipata all’altra, il che permetterebbe, per esempio, di spostare circa 160 dipendenti Reset che rimpiazzerebbero chi va in pensione. La delibera consentirebbe, inoltre, di spostare i dirigenti e di reclutare (anche all’esterno) i direttori generali di cui quasi tutte le aziende (tranne Amg) sono sprovviste. Spiragli in futuro potrebbero aprirsi inoltre per il personale ex Spo, per i passaggi a full time, ma tutto dovrà sempre basarsi sulle risorse disponibili.

Domani, alle 11, il centrodestra incontrerà tutti i cda delle aziende proprio per discutere della delibera e poi toccherà al confronto con i sindacati. “Noi proporremo l’amministratore unico nelle aziende – annuncia il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – inoltre diremo sì ai direttori generali esterni anche se non in tutte le aziende. E’ giusto prevederli in Rap, Amat e Amap, Amg lo ha già interno e Sispi non ne ha bisogno vista l’esiguità di personale. Vedremo le piante organiche per affrontare la questione Reset, spalmando il personale nelle aziende. Poi incontreremo i sindacati”.

Intanto però il clima in Amg è rovente. La poltrona del presidente Mario Pagliaro, ricercatore del Cnr e fresco di nomina, sarebbe già in bilico: prima una settantina di dipendenti hanno scritto una lettera contro il suo operato, poi è stata la volta del fuoco di fila in consiglio comunale. Pagliaro, ascoltato a Sala delle Lapidi, non ha infatti lesinato critiche né alle precedenti gestioni (anche se nominate da Orlando), né allo stato degli impianti cittadini. Una critica talmente aspra da avere spiazzato la maggioranza, che non ha difeso il presidente dalle critiche delle opposizioni.

A questo si aggiunga la bocciatura in cda della delibera, fortemente voluta da Pagliaro, con cui si affidavano al presidente le deleghe su energia e pubblica illuminazione, solitamente appannaggio del direttore generale e dei dirigenti. Pagliaro ha chiesto di votare l’atto, ma gli altri due componenti del cda, Margherita Tomasello e soprattutto il fedelissimo di Orlando Giampaolo Galante, hanno votato contro. Una bocciatura in piena regola che, secondo i ben informati, sarebbe stata orchestrata dal sindaco in persona. Come se non bastasse, anche al convegno Cisl il Professore ha detto a chiare lettere che se un presidente non fa funzionare un’azienda si può cambiare, anche se è uno “scienziato”.

Insomma Pagliaro, nonostante sia stato nominato appena ad agosto e sia competente in materia, rischierebbe la poltrona perché troppo poco “politico”. Il cambio potrebbe avvenire tra qualche settimana, anche se non è detta l’ultima parola.

 

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