CATANIA. “Musumeci avrà la maggioranza in Parlamento” a fare i conti, dati alla mano, è Raffaele Stancanelli, ex sindaco di Catania e braccio destro di Nello Musumeci in questa campagna elettorale. “I dati definitivi in nostro possesso – spiega – cioè di quasi l’80% delle sezioni, danno un distacco i quattro punti e sessanta circa, possiamo concludere dunque che si sta consolidando il dato di ieri sera con gli exitpol e di stamattina con le proiezioni. Con la differenza, definitiva, di quattro punti e mezzo – aggiunge Stancanelli – io immagino che si possa dire che Nello Musumeci è il presidente della Regione, che nella ripartizione dei sessantadue seggi circa 28 saranno attribuiti alla maggioranza che, più i 7 del listino, diventano 35. Per concludere il centrodestra potrà avere la maggioranza assoluta in parlamento”.
Le dichiarazioni dei referenti del centrodestra a sostegno della candidatura di Nello Musumeci.
Salvo Pogliese: “La volontà dei siciliani è stata chiara e forte: vogliono il rilancio della propria terra e lo affidano al presidente Musumeci, a Forza Italia e al centrodestra unito. Oggi festeggiamo ma da domani, immediatamente, dovremo metterci al lavoro senza lesinare energie per liberare la Sicilia dalle macerie sotto cui l’hanno sepolta Crocetta e il Pd. È un compito difficile ma stimolante, vogliamo dare finalmente ai siciliani il governo che meritano, e di questo governo Forza Italia, come primo partito della coalizione di centrodestra, sarà una colonna portante”.
“Adesso ci prepariamo alle prossime amministrative a Catania, non c’è alcun dubbio che il centrodestra avrà tutto il diritto di rivendicare un suo sindaco e sono convinto che potrà farlo sulla scorta di questo nuovo modello Sicilia, un modello-Musumeci”. E’ Gino Ioppolo, sindaco di Caltagirone, che si lascia per primo andare in commenti che danno già per”quasi del tutto consolidato”il dato elettorale a favore del centrodestra “mentre parliamo – spiega il primo cittadino di Caltagirone – sono già state scrutinate un po’ più del 50% delle sezioni e quello che ne viene fuori è certamente ormai un dato solido, che speriamo e siamo convinti si consoliderà ancora di più aumentando la forbice del distacco tra Musumeci e Cancelleri, anche perché in queste sezioni già scrutinate mancano la gran parte di quelle della provincia di Catania dove pensiamo che il risultato sia ancora più ampio”. Fiducia anche sui risultati delle liste che, come sembra, hanno superato ampiamente la percentuale di sbarramento “riguardo le liste – aggiunge Ioppolo -ci sono già delle proiezioni che indicano come possibile il superamento del quorum del 5% di tutte quelle collegate al candidato MUSUMECI e io credo che anche questo sia un risultato molto positivo. La vera sorpresa in questa tornata elettorale è il voto che abbandona il Partito Democratico a causa di una palese incapacità di governare la Sicilia”.
Marco Falcone. “Forza Italia raccoglie i frutti di cinque anni di lavoro, impegnativo e proficuo, del gruppo parlamentare all’Assemblea regionale, un percorso basato sulla competenza e sui risultati concreti. Siamo stati al fianco delle categorie produttive, ci siamo battuti per le fasce più deboli della popolazione, sempre nell’interesse generale, che è stato il faro della nostra azione politica e legislativa. La gente ci ha premiato per la nostra coerenza e per un’azione chiaramente alternativa a quella di Crocetta e del centrosinistra”, lo dichiara l’onorevole Marco Falcone, capogruppo uscente di Forza Italia all’ARS.
L’onorevole Basilio Catanoso rispetto agli altri compagni di partito, visto il trend dello scrutinio, si espone di più. “Mi pare che ormai il dato quasi stabilizzato – dichiara l’esponente di Forza Italia – credo si possa che la candidatura di Nello Musumeci ha trovato una risposta tra la gente molto positiva e che il centrodestra ha vinto con il suo stimabilissimo candidato”. Rispetto all’andamento dei dati delle liste ancora non si pronuncia “stiamo a vedere cosa succede con le liste, mi pare che questo capitolo sia ancora tutto da giocare, vediamo chi supera il 5% perché è un dato molto significativo rispetto a quello che sarà l’assetto futuro dell’Assemblea Regionale. A quanto pare – conclude – tutte le liste della coalizione dovrebbero farcela”. Perchè, è lapalissiano, una coalizione più forte con i numeri darà la possibilità più concreta di incidere sulla vicenda siciliana “il dato vero non è la governabilità – aggiunge Catanoso – io penso che si possa governare anche senza il minimo di 36 deputati perchè sulle cose serie, sui singoli provvedimenti importanti per la regione, dopo che verranno proposti e valutati come tali non sarà difficile trovare una convergenza. Io non credo che ci sia un vero problema perchè deve essere un governo che deve servire siciliani e a livello politico servirà a creare le condizioni di una classe dirigente che si propone anche per le prossime nazionali”.
Sulla base dei nuovi dati, 141 sezioni scrutinate su 5300, l’onorevole Enzo Trantino, big sponsor di Nello Musumeci non nasconde ottimismo. “La cautela è un dovere – spiega – ma il problema è diverso, c’è un trend costante di crescita e quindi la logica dice che se il trend continua così, e non ci sono elementi che dicono che non può non continuare, dovrebbe essere Nello il vincitore. Badate bene, non è neanche un problema geografico perché il dato proviene da ogni geografia elettorale.” A proposito della scarsa affluenza ai seggi l’avvocato attacca: “questo risultato lo attribuisco alla scarsa fiducia nei 5 Stelle, vota per loro chi protesta, non è che siamo nati ieri, evidentemente c’è tanta gente che non crede in loro e la cosa è grave. La maggioranza dei siciliani, se facciamo il calcolo spurgati i risultati, non li ha votati”. Per quanto riguarda l’astensionismo di massa Trantino aggiunge “è un regalo che ci ha fatto Crocetta, evidentemente ha disincantato tutti, ho deluso tutti, ha ingannato tutti. Il primo lavoro di Nello Musumeci, che non è un lavoro istituzionale, ma un lavoro etico, è quello di recuperare la fiducia dei siciliani”.
Angelo Sicali, il candidato più vicino a Nello Musumeci dichiara un “cauto ottimismo” lo spiega dalla sede del quartier generale di Diventerà Bellissima a Catania dove sono tutti riuniti ad analizzare i dati che via via arrivano dalle sezioni scrutinate. “Io credo – spiega Sicali – che il testa a testa tra MUSUMECI e Cancelleri sia alla fine un dato prevedibile, noi fino a ieri sera comunque abbiamo avuto un cauto ottimismo e siamo molto fiduciosi. Aspettiamo il responso finale”. Riguardo le aspettative della lista del Presidente l’ex assessore catanese prevede “che sicuramente verrà superato lo sbarramento del 5 per cento” Esclude invece che Forza Italia, con l’ottimo risultato previsto possa imporre scelte non gradite al presidente ” durante questa campagna elettorale abbiamo già detto più volte che MUSUMECI era una sintesi dei partiti che sostenevano la sua candidatura, sicuramente saprà tenere conto di tutte le istanze dei partiti della coalizione tenendogli però pure testa se sarà necessario.”
Ecco le parole di Enrico Trantino:
“Non è nella mia natura dare i dati degli exit poll perché non li riteniamo ancora seri o veramente credibili, l’unico dato su cui possiamo soffermarci è quello del forte astensionismo che dimostra come il prossimo presidente della regione siciliana debba fare subito una riflessione e cercare di dare fiducia all’elettorato della nostra terra che, disarmato e demotivato, rispetto alla possibilità che la politica cambi veramente qualcosa” E’ questo il primo commento a caldo dell’avvocato Enrico Trantino all’apertura dei seggi elettorali per lo spoglio di stamattina. Trantino che mentre parla vede già sfilarsi davanti dati che danno Musumeci e Cancelleri ambedue al 34 per cento sottolinea “che comunque in ogni caso se questi dati durassero tali, a prescindere poi da chi sarà il governatore, io registro con successo e con gioia il bellissimo risultato di Musumeci. E’vero infatti che i Cinque Stelle hanno avuto una performance sicuramente da sottolineare, ma è anche vero che non dobbiamo dimenticare che fino a maggio scorso a Roma davano per certa la vittoria dei grillini e per questo non volevano neanche cimentarsi in una campagna elettorale che temevano potesse essere destinata all’insuccesso del centrodestra”.
“Musumeci presidente “azzoppato”? Non credo” a dirlo è Raffaele Stancanelli, ex sindaco di Catania che ha accompagnato Nello Musumeci in ogni istante di questa campagna elettorale. “Faccio solo una considerazione storica, Musumeci fu eletto nel 1994 presidente della provincia con una sola lista del Movimento Sociale e prese otto consiglieri su 45. Amministrò la provincia di Catania per cinque anni e ha dimostrato di avere stima e apprrezzamento da parte dei catanesi che ancora lo accompagna. Il problema quindi non è se sarà monco o no ma se in Assemblea avrà fiducia da parte dei parlamentari oltre a quanti ne farà eleggere”