La Procura di Catania ha ordinato delle perquisizioni domiciliari a Torino, Varese, Ravenna e Crotone, eseguite dal personale della polizia Postale, nei confronti di quattro soggetti italiani e uno straniero, indagati con l’accusa d’aver cercato di adescare in chat minori di 14 anni.
L’indagine del compartimento polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, coordinata dal sostituto procuratore Rocco Liguori, ha riguardato l’intensificazione dell’attività di monitoraggio delle reti di comunicazioni, al fine di verificare la fondatezza di una segnalazione di un utente informatico, circa la presenza in un servizio di chat di adulti che si proponevano a minori in pose erotiche e pornografiche.
Le perquisizioni, oltre che confermare in toto le ipotesi investigative degli inquirenti a carico degli indagati, hanno permesso di scoprire che uno di loro teneva conservati e catalogati nella propria abitazione in supporti informatici i video di pratiche onanistiche intrattenute, durante le sessioni di chat attraverso la web cam, con soggetti di sesso femminile, in alcuni casi anche minori.
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