Cessione terreno alla Sac |Notarbartolo: "C'è idea di svendita" - Live Sicilia

Cessione terreno alla Sac |Notarbartolo: “C’è idea di svendita”

Il consigliere chiede lumi sull'operazione che, a fronte della cessione di alcune aree comunali alla Società aeroporti Catania, consentirebbe al Comune di acquisire quote azionarie della stessa. "Senza stabilire - scrive l'esponente del Pd - la quantità e il prezzo delle azioni da ricevere in corrispettivo".

l'interpellanza
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CATANIA – Cessione di terreni e ingresso in Sac. Questi gli argomenti dell’interpellanza presentata dal consigliere comunale Niccolò Notarbartlo che, dopo aver ricostruito le tappe che hanno portato alla delibera di Giunta di dicembre 2015, con la quale è stato deliberato di emanare atto di indirizzo politico al Direttore della Direzione Patrimonio per la cessione alla Sac Società Aeroporto Catania s.p.a. delle aree censite a fronte dell’acquisizione di un pacchetto azionario della medesima società, avanza all’amministrazione alcune richieste. Alla base dell’atto, l”idea che “‘svendita’ di un bene pubblico”.

“La citata deliberazione determina in euro 6.341.204,72 il valore delle aree da cedere (circa 45 mila mq), senza stabilire in alcun modo la quantità e il prezzo delle azioni della Sac da ricevere in corrispettivo – spiega Notarbartolo – autorizzando genericamente solo il pagamento di un sovrapprezzo delle azioni, senza che lo stesso fosse stato determinato e lasciandone quindi la sua valorizzazione alla controparte Sac s.p.a. senza alcun controllo pubblico che dia garanzia del rispetto dei valori di mercato”.

Non solo. Il consigliere del Pd evidenzia anche come “Autorizzando la cessione delle aree e l’ingresso nella compagine sociale della Sac, in nessun modo, nella stessa deliberazione della Giunta si fa riferimento alla partecipazione del Comune alla governance della società, neanche mediante la sottoscrizione di patti parasociali, tra l’altro improbabile in conseguenza della irrilevanza della partecipazione societaria dell’azionista Comune”.

Insomma, per Notarbartolo, “il valore delle aree da cedere, dato anche lo sfruttamento a fini commerciali (parcheggi, alberghi, aree commerciali, eccetera) che di esse si può fare alla luce del recente piano di sviluppo aeroportuale risulta particolarmente rilevante e la contropartita che si ottiene dalla cessione, ossia una partecipazione azionaria irrisoria e del tutto ininfluente per la definizione delle scelte societarie, appare del tutto inadeguata”. Inoltre, l’esponente del Consiglio comunale evidenzia come, una tale scelta, sia in continuità con le precedenti amministrazioni, considerato che la  delibera di cessione del terreno risala el 2006, sindaco Scapagnini.

Per questo chiede all’amministrazione attuale “Se non ritiene indispensabile sottoporre all’attuale Consiglio comunale ogni decisione in merito all’utilizzo delle aree di proprietà comunale limitrofe all’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania e alla loro esatta e giusta valorizzazione nonché la percentuale, le modalità, le condizioni e i diritti di governance spettanti per una partecipazione attiva del Comune alla Sac, piuttosto che porre in essere atti potenzialmente illegittimi (anche per indeterminatezza del corrispettivo) e fonte di responsabilità non solo politica, che si riallacciano inopinatamente a lontane quanto generiche deliberazioni assunte dal consiglio comunale di un decennio addietro. Se non condivide l’idea che dalla cessione delle aree in oggetto si debba ottenere una contropartita più significativa e molto più utile alla collettività, rispetto a quella attualmente ottenibile dal conferimento alla Sac s.p.a., ossia una partecipazione societaria e azionaria irrilevante e ininfluente nella definizione delle scelte societarie. Se non ritiene, pertanto, opportuno revocare l’atto deliberativo n.187/2015 della giunta comunale che di fatto si limita a prendere atto di quella che alla luce della inadeguata contropartita appare come una “svendita” di un bene pubblico che si inquadra in una politica di depauperamento del patrimonio pubblico del tutto incomprensibile”.

 

 


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