Chiama la finanza per un articolo e scatta il blitz antidroga

Chiama la finanza per pubblicare un articolo e scatta il blitz antidroga

Chiesta la condanna per tre imputati

PALERMO – Tre richieste di condanna in uno dei tronconi processuali nati dall’inchiesta sul patto della droga tra Sicilia e Calabria. A siglarlo le famiglie Fascella del rione Guadagna di Palermo e i Barbaro di Bovalino in provincia di Reggio Calabria.

La Procura ha chiesto sei anni di carcere per Maria Rosa Cardinale di Palermo, 10 anni per il calabrese Pasquale Varone e 10 anni e tre mesi per il catanese Giovanni Mirabella.

I finanzieri di Palermo monitoravano i traffici di droga, ma la svolta investigativa arrivò in maniera inaspettata. Ad ottobre 2019 trovano uno zainetto con più di un chilo di droga abbandonato alla stazione degli autobus. Conteneva cocaina purissima.

Qualche giorno dopo una donna telefonò con il cellulare al centralino della caserma Mazzarella, sede del gruppo Pronto impiego della finanza. Una donna, dal marcato accento palermitano, protestava per la mancata pubblicazione dell’articolo sul sequestro della sostanza stupefacente.

Temeva che qualcuno le potesse contestare di avere rubato gli stupefacenti. Il telefono finì sotto controllo. Da qui partì l’indagine che portò due anni fa all’arresto di venti persone.


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