Chiara Poggi, trovata impronta compatibile con la mano di Sempio

Chiara Poggi, trovata impronta compatibile con la mano di Sempio

La nuova consulenza disposta dalla Procura
il delitto
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Sul muro delle scale che portano in taverna, vicino al luogo dove è stata trovata senza vita Chiara Poggi, c’è l’impronta compatibile con quella di Andrea Sempio e individuata dalla nuova indagine sul delitto della giovane.

È quanto si è appreso in merito a una nuova consulenza dattiloscopica disposta dalla Procura di Pavia e che, in questo caso, riguarda una impronta del palmo di una mano di Sempio che frequentava la villetta di via Pascoli in quanto amico del fratello della vittima.

Intanto oggi Andrea Sempio non si è presentato alla convocazione in Tribunale a Pavia. Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio, si è recato dai pm. 

Chiara Poggi, Sempio non si è presentato

Sempio non si è presentato all’interrogatorio perché i suoi avvocati hanno eccepito, notificando una memoria ai pm, la carenza nell’invito a comparire di un ‘avvertimento’ ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Neanche gli avvocati si sono presentati in procura.

“Guerra dura senza paura” ha scritto in una storia su Instagram l’avvocata Angela Taccia che, assieme all’avvocato Massimo Lovati, difende Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo filone di indagine. “CPP we love you”, ha aggiunto Taccia con l’emoticon di una tigre e un cuoricino blu, con probabile riferimento al codice di procedura penale al quale si sono appellati oggi per evitare l’interrogatorio del loro assistito.

In contemporanea a Mestre viene sentito Marco Poggi, fratello della vittima, Chiara Poggi. Dopo 18 anni il caso è stato riaperto e, tra comprensibili difficoltà tecniche per il tempo trascorso, per la prima volta ad essere in discussione è la ricostruzione di un’unica persona sulla scena dell’omicidio che ha sorpreso Chiara senza nemmeno darle il tempo di difendersi.

Le nuove indagini

L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Civardi e dalle pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, ha preso la strada della convinzione che il delitto sia stato commesso non da una ma da più persone, tra cui Andrea Sempio, l’amico del fratello della 26enne assassinata.

Dopo alcune fasi in cui l’attesa mediatica e l’indagine si sono concentrate sulla battaglia delle perizie genetiche e delle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti (con l’avvio degli esami previsto a giugno e i primi esiti attesi per ottobre o novembre) ora l’attenzione pare spostarsi più sul profilo investigativo e all’acquisizione, da parte dei Carabinieri, di nuovi elementi, dopo le perquisizioni a sorpresa di mercoledì scorso tra Voghera, Garlasco e Tromello.

Nuovi e vecchi nomi sono entrati nell’orbita delle accelerate attività investigative e ci si chiede se potranno da oggi mutare la propria posizione rispetto all’inchiesta.

 “È stata una giornata molto positiva”, ha detto Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, all’uscita del Tribunale di Pavia. “Siamo molto contenti di essere venuti e aver risposto a tutte le domande – ha aggiunto – Noi abbiamo avuto fiducia in questa indagine sin dal primo giorno e continuiamo ad averla, sempre più forte”. De Rensis non è voluto entrare in particolari dell’indagine o commentare l’assenza di Andrea Sempio.


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