ACI CATENA – Due persone sono state arrestate ieri sera in flagranza di reato dai carabinieri del Comando provinciale di Catania ad Aci Catena mentre si stavano facendo consegnare 10 mila euro in contanti a titolo di ‘protezione’ dal titolare di un cantiere edile. L’accusa nei loro confronti è di tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso. A seguito di indagini coordinate dalla DDA di Catania i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale etneo hanno arrestato in flagranza Salvatore Nunzio Fonti, 44enne di Acireale e Rosario Torrisi, 39enne, di Aci Catena, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’arresto giunge a conclusione di un’attività di indagine scaturita dalla denuncia del titolare dell’impresa che stanco delle continue angherie si rivolgeva alle Istituzioni. Nel ripercorrere la vicenda l’imprenditore raccontava ai militari che ormai da mesi era vittima di richieste di denaro – 10.000 euro – da parte del Fonti il quale si recava al cantiere e lo minacciava chiedendogli “di mettersi apposto” altrimenti “potevamo capitare disgrazie”. A queste minacce seguivano anche altri avvertimenti, in una circostanza sulla propria auto l’imprenditore aveva trovato un rosario e la settimana scorsa all’atto di accedere al cantiere aveva trovato i cancelli chiusi con delle catene.
Le intimidazioni non erano rivolte solo al titolare ma anche ai suoi dipendenti ai quali in un paio di occasioni i due arrestati avevano intimato di lasciare il cantiere. La denuncia faceva scaturire l’immediata predisposizione di un servizio di osservazione e controllo del cantiere posto in essere dai militari, delegati dalla DDA di Catania, anche a mezzo di video riprese ed intercettazioni ambientali. Ieri Salvatore Fonti e Rosario Torrisi tornavano al cantiere e reiteravano le loro richieste estorsive facendo presente che nella zona “comandavano loro e si faceva come volevano loro”, ma questa volta ad ascoltare le minacce mafiose erano anche i Carabinieri del Nucleo Investigativo che una volta terminato l’incontro con l’imprenditore intervenivano bloccando i due e traendoli in arresto. Entrambi gli arrestati sono stati associati al carcere di Catania Bicocca.