Non è una storia d’amore, ma di politica. Però i palpiti si somigliano. Il Pd – riunito in una bellicosa direzione regionale – aspetta un segnale da Caterina Chinnici. Si ritirerà oppure no dalla corsa per la presidenza della Regione? “Sta valutando, non ho la palla di vetro”, risponde seccamente il segretario regionale dei Dem, Anthony Barbagallo, sotto il fuoco di fila delle polemiche. Lo attaccano per la strategia. Gli chiedono di farsi da parte. La spaccatura decisa in Sicilia da Giuseppe Conte, che ha portato i suoi pentastellati a correre da soli, è un evento politico squassante.
E lei? Cosa ne pensa la candidata? Caterina Chinnici riflette: “Attraverso le primarie mi era stata affidata la guida di una coalizione che non esiste più. Tanta rispettosa e paziente attesa per ritrovarsi ora in uno scenario stravolto che di fatto azzera tutto e impone nuove riflessioni nel pochissimo tempo rimasto”. Sembra, francamente, un preavviso di ritiro o qualcosa di simile. Lo schema è favorevole per una decisione del genere, come il ragionamento: il contesto è mutato, perciò, arrivederci.
E’ stata una giornata di forti polemiche. Ecco Claudio Fava, leader dei Centopassi battuto alle primarie: “Dispiace doverlo dire ma Conte è un bugiardo. Come nella favola del lupo e dell’agnello ha continuato ad alzare la posta cercando un pretesto per rompere: prima il programma, poi gli assessorati, poi il listino… Conte aveva deciso di uscire dalla coalizione nel momento stesso in cui ha scelto di candidarsi a Palermo. Non ha avuto l’onestà politica e umana di dirlo. Ma almeno adesso faccia a meno di arrampicarsi su altri improbabili pretesti”. Fava non è mai tenero nel linguaggio, però può rivendicare la coerenza. Ha seminato sempre gli stessi dubbi, ha detto sempre le stesse cose. E i fatti dicono che i suoi sospetti erano più che fondati.
Ecco il clima in cui si sta consumando il dramma politico del Pd, in conclave. Da una parte la candidata ‘riluttante’, così è apparsa in certe pose. Dall’altra quello che resta di un partito in rotta. Sono collegati in rete e discutono, discutono. Pregando per un sì. (Roberto Puglisi)