PALERMO – L’europarlamentare Caterina Chinnici mette nero su bianco il suo addio al Pd. La conferma arriva con un’intervista al Corriere della Sera. Chinnici tenta di motivare il suo addio sottolineando la distanza politica con la nuova segretaria Elly Schlein.
“Conosco Elly da tanto, ne apprezzo l’autenticità dell’impegno. Ma su alcuni temi abbiamo visioni diverse, e inoltre il gruppo dei Socialisti e democratici nel tempo si è spostato sempre più a sinistra. Troppo, per me”, dice l’ex candidata alla Regione Sicilia che a più riprese sottolinea le numerose convergenze trovate con i membri del Ppe.
Per quanto riguarda le posizioni su gender, diritti, Gpa, “certamente sono posizioni che mi mettono in difficoltà – dice -. Quando si parla di diritti delle coppie che vengono prima di quelli dei bambini, pur essendo io molto aperta, non posso condividere”, spiega Chinnici che fa un passaggio sulle vicende siciliane destinato a fare discutere.
“Altro elemento che mi ha portato a mettere in discussione la mia permanenza. Io da non iscritta avevo dato la mia disponibilità a correre, ma poi non ho avuto nemmeno il supporto di tutto il Pd”, sostiene l’ex dem.
Cinnici conferma i rumors della vigilia: è stato l’ex presidente del Parlamento Antonio Tajani ad avviare le trattative. “Sono stati importanti i contatti sia con lui sia con la mia amica Rita Dalla Chiesa”, dice. Parole destinate a fare discutere soprattutto nel Pd siciliano che, al netto del voto quasi all’unanimità sul nome di Chinnici, era stato dilaniato da polemiche infuocate legate soprattutto ai candidati sotto processo espunti dalle liste e da qualche maldipancia per una campana elettorale condotta da una quasi silente Caterina Chinnici.