CATANIA – Il Catania Point di via Etnea è già svuotato. Uno scenario desolante. E dire che la denuncia dei possibili licenziamenti lanciata dalla Cgil era arrivata soltanto ieri pomeriggio. Il cartello “affittasi” appeso stamani, con la foto che immortala l’atto esatto della sua affissione, è solo il certificato finale di una crisi che anche sul versante del merchandising era in corso già da tempo. I segnali c’erano tutti. Il materiale in vendita era lo stesso da fin troppo tempo. C’è poi la questione maglie. L’anno scorso il Catania esordì in Coppa Italia con la stessa della Serie A. L’equipaggiamento nuovo, con la seconda e terza divisa rispettivamente gialla e blu, è arrivato in netto ritardo e senza nessuna presentazione ufficiale. Stessa cosa per lo sponsor, comparso sul petto dei giocatori a stagione iniziata. Chiamiamole pure avvisaglie. Si aggiunga, inoltre, che i supporter rossoazzurri non siano grandi amanti dei gadget societari. Ed ecco che l’immagine finora patinata del club etneo si fa sempre meno appetibile.
Gli effetti della crisi del club di Nino Pulvirenti.
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