PALERMO – La Procura della Repubblica di Palermo ha chiuso le indagini sull’assessore regionale al turismo Elvira Amata. È indagata per corruzione.
Stesso avviso firmato dai pm Felice De Benedittis e Andrea Fusco, preludio della richiesta di rinvio a giudizio, ha ricevuto l’imprenditrice Marcella Cannariato. Si tratta di un filone dell’inchiesta che ha coinvolto anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
Amata e Cannariato ora hanno la possibilità di presentare memorie difensive o di farsi interrogare dai pm che poi potranno chiedere il rinvio a giudizio (o il proscioglimento). Sotto intercettazione è finito il telefono di Giuseppe Martino, che dell’assessore al Turismo Amata è il segretario particolare dopo essere stato il capo di gabinetto vicario. La posizione di Martino è ancora al vaglio della magistratura, anche e soprattutto perché si intreccia con l’altro filone delle indagini.
A fine 2023 Marcella Cannariato, vice presidente della Fondazione Dragotto e pure lei indagata per corruzione, ha inviato una foto a Martino. Quest’ultimo spiegava che si trattava di “100.000 euro” e che “si dovrà fare una forma di rendicontazione”. Stavano parlando di una manifestazione che Cannariato vorrebbe fare “a Messina, Catania e Palermo”. “Ho bisogno del tuo aiuto… non è che gratis l’aiuto tuo”, diceva Cannariato.
Martino le spiegava che c’è bisogno di “fare un lavoro certosino” tenuto conto anche del fatto che si sente “già dentro come consigliere”, alludendo probabilmente – annotano i finanzieri – ad una promessa di assegnazione di un futuro incarico da parte di Cannariato.
“Per me è un’esagerazione”, diceva Cannariato riferendosi alla cifra. Martino, al contrario, si sarebbe aspettato “qualcosina di più”. Sarà lui a spiegarle “cosa dobbiamo fare con questo (secondo i finanzieri si riferisce ai soldi ndr)”, precisando che in futuro seguiranno altre e più importanti iniziative: “Abbiamo attivato la punta dell’iceberg ora parte tutto il resto… ci sarà grande marginalità però molta molta attenzione su tante cose”.
Di quale evento si parlasse emergeva l’11 dicembre 2023 quando Cannariato spiegava direttamente ad Elvira Amata che per la manifestazione “Magico Natale” presenterà una fidejussione in modo da essere pagata subito. Scelta su cui l’assessore concordava. A consigliare la strada che avrebbe sbloccato subito il contributo regionale concesso da un altro assessorato, quello alla Famiglia, sarebbe stato Martino.
La manifestazione è una di quelle finite sotto inchiesta della Procura di Palermo. Nel capoluogo siciliano è stata un flop. “… no niente terribile non oso pensare a Catania, no è meglio che la annullano e restituiscono tutto”, diceva Amata.
Successivamente Martino è stato intercettato mentre spiegava come avrebbe dovuto ricevere i soldi per la sua consulenza, “non meno di 30 mila euro l’anno“. Parlava di fare emettere una fattura ad un’altra società, un centro di documentazione dati della figlia. Anche perché “io non mi posso prendere un incarico ufficiale — diceva al telefono — fino a quando ho il contratto con l’assessorato, lo devo fare ovviamente tramite il mio studio associato… ed avere una remunerazione da professionista”.
Nell’inchiesta è finita anche l’assunzione di un nipote dell’assessore in una società di Marcella Cannariato, la A&C broker. “Al momento l’unica determinazione che ho è quella di dimostrare la mia totale onestà di comportamento”, così Amata, esponente di Fratelli d’Italia, nei giorni scorsi ha risposto sulle voci di presunte sue dimissioni dalla guida dell’assessorato.
“Stiamo ancora studiando gli atti dell’indagine – spiega l’avvocato di Cannariato, Giada Traina – ma siamo fiduciosi di potere dimostrare l’estraneità alle contestazioni”.
Amata: “Chiarirò tutto”
“Prendo atto, doverosamente e rispettosamente, dell’iniziativa da ultimo adottata dalla Procura della Repubblica di Palermo e, in attesa di conoscere e compulsare gli atti del fascicolo procedimentale, ribadisco la mia estraneità a qualsivoglia contegno penalmente rilevante confidando di potere, al più presto, chiarire, a chi di dovere, la mia posizione”. Così l’assessore regionale al Turismo in Sicilia, Elvira Amata, commentando con l’ANSA la notifica da parte della guardia di finanza dell’avviso di conclusione delle indagini della Procura di Palermo, che l’ha iscritta nel registro degli indagati per corruzione.

