CATANIA – E’ l’altra faccia del dolore. Quello rinchiuso in uno schermo piatto ma che attraverso quel mondo virtuale chiamato internet o meglio social 2.0 rimbalza confini, tempi e spazi. Pippu u gelataiu era amato da tutti. Lo abbiamo detto fino allo sfinimento ieri, mentre noi cronisti raccogliavamo impressioni, commenti e dolore in chi si era riversato in via Pirandello e incredulo guardava carabinieri e medico legale svolgere esami, rilievi e accertamenti dietro un lenzuolo bianco. Si intravedevano i pantaloni scuri poggiato in quell’asfalto freddo dove scorreva un fiume di sangue. Mentre la motoape era lì, fiera e immobile, con i suoi colori sgargianti e i suoi slogan promozionali. I cybernauti però hanno voluto ricordare Pippo con il sorriso ed hanno iniziato a condividere foto e video di quel “pazzo” gelataio di Misterbianco, che con la sua “lapa” dei gelati distribuiva oltre a sani grassi anche felicità a bambini e genitori.
Nino ha postato nella sua bacheca uno scatto che ritrae Giuseppe Consoli accanto alla sua motoape. In poche ore centinaia di condivisioni con i profili di molti misterbianchesi con il simbolo del lutto nero. “Ciao Pippo amico mio – scrive ancora Nino – non so perché o x cosa…!! so solo che ci mancherai. Tutto Misterbianco ti abbraccia….” E poi ancora: “Ciao Pippo Mancherai anche a me che non sono lì ma – il tuffo è nel passato – che tutte le mattine mi svegliavi cà minnulata R.I.P.”
ll video caricato su youtube solletica la bocca che si apre in un sorriso. Impossibile non ridere. “Senta lei come la vuole la granita? Caffè o cioccolata?” La risposta fuori campo è “caffè panna sopra e panna sotto”. E Pippo risponde con il suo cappello da gelataio in testa: “Mi dispiace abbiamo solo cioccolato e mandorla”. E per concludere sfodera un proverbio “antico”: “Se la vuoi c’è questa minestra oppure ta ietti ra finestra”.
In fondo, preferiamo ricordarlo così: spiritoso e con la sua divisa da gelataio. Ciao Pippo.
