Cioè, io protesto - Live Sicilia

Cioè, io protesto

Ci sono tanti volti nelle proteste di questi giorni. Chi ci crede, chi ci passa per caso. Chi è pacifico, chi è violento. Mai generalizzare. E c'è anche lui. Cioè, lui.

PALERMO- Cioè io, cioè, protesto perchè Monti non sta facendo niente per risolvere le cose. Voglio dire, ‘sta cosa delle striscebblu appagamento cioè, già paghiamo tutto, mica è giusto che si impossessano del suolo pubblico, cioè io non è che posso comprare in continuazione i grattaevvinci dei parcheggi e poi già trovare posto con la mia macchina è impossibile perchè è grandissima.

Comunque cioè, ci siamo visti a piazza Massimo, che cioè nemmeno esiste se vogliamo perchè si chiama piazza Verdi, cioè è che c’è tanta ignoranza anche in questo e abbiamo marciato tutti insieme contro questi tagli che, cioè, per noi sono un problema. Io sono iscritto a giurisprudenza perchè cioè, da grande farò il notaio come papà, ma ho conosciuto l’altro giorno dei ragazzi di lettere e ho capito, cioè, che bisogna partecipare attivamente alle cose cittadine. Ci sono tanti ragazzi che come me cioè, rifiutano le generalizzazioni e le dittature e insieme stiamo pensando di fare un’assemblea di studenti che cioè, manifesti ogni qual volta c’è qualcosa che non va, in maniera ovviamente pacifica.

Perchè noi siamo contrari a tutte le forme di violenza cioè non solo psicologica o economica, anche verbale e fisica. Cioè noi avevamo i cannoli e cioè anche se non so perchè, cioè è la prova che siamo pacifici. E comunque, ci trattano malissimo perchè noiggiovani non siamo rispettati da nessuno. Il corpo studentesco cioè, è il futuro, cioè dobbiamo fare sentire la nostra voce.

Ma bisogna partire dal nostro piccolo. Cioè io nel mio piccolo non ci vado più a comprare cioè daggiglio, non mi metto più cioè cose di marca e anche se mia madre si incazza e mi chiede cosa cavolo ci faccio con i trecento euro settimanali che mi da, cioè, pazienza. È importante non massificarsi cioè, non adeguarsi al modo in cui la società ti vuole cioè, tutto vestito preciso, con la polo e il maglioncino… le scarpe però sono importanti cioè, se devi camminare per tutta la città possiamo dire quello che vogliamo ma cioè le hogan sono le più comode, però non la pensano tutti così.

Infatti ieri mentre sgomitavo per essere in prima fila a tenere lo striscione di protesta un cretino di questi con la barba a diciassette anni e i capelli sempre sporchi si è permesso cioè di spingermi e chiamarmi con il triste appellativo di fighettinodimmerda, cioè, ma vedi di andarti a fare uno shampo cioè. Anche se capisco che in quei centri sociali ci sono più topi che saponette cioè, che schifo. Infatti io non ci vado, cioè ci sono stato solo quella volta che mi ci ha portato il mio amico, ma cioè, mi stava venendo l’epatite solo a guardarlo da lontano. È che ieri c’erano le telecamere e cioè, è chiaro che tutti volevamo farci vedere mentre manifestavamo per i nostri diritti.

La verità è che cioè secondo me laggente non mi capisce. Cioè gli altri manifestanti mi accusano di non sapere nemmeno perchè scendo a manifestare. Ma io cioè, non è che siccome mi faccio la doccia ogni mattina non vuol dire che non sono vicino alle vittime della crisi, cioè io vero non so proprio benissimo quali sono i motivi delle manifestazioni e delle occupazioni cioè, ma mi piace scendere in piazza contro questo governo che non si mette dalla parte del popolo. Mi fa sentire attivo, cioè.

Infatti cioè ho ripreso tutto con l’àifon e ieri sera ero orgoglioso di fare vedere ai miei genitori quanto valga la mia generazione. Solo che loro cioè mi hanno detto che devo smettere di perdere giornate a matula perchè altrimenti mi interrompono la paghetta e non mi mandano a Cortina per le vacanze. E pertanto cioè, mi sa che smetto di protestare.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI