Circoscrizioni, altre proclamazioni |Ma è rischio caos per i ricorsi - Live Sicilia

Circoscrizioni, altre proclamazioni |Ma è rischio caos per i ricorsi

Ufficiali i consigli di altre tre circoscrizioni, ma restano dubbi sulla divisione dei seggi.

PALERMO – Le proclamazioni dei consigli di circoscrizione arrivano in ordine sparso, a quasi un mese dalle elezioni comunali. Le ultime in ordine di tempo sono state quelle dei consigli di prima e ottava circoscrizione, avvenute questa mattina, mentre in settimana sono stati proclamati i consiglieri e il presidente della settima. Ma le modalità di distribuzione dei seggi, che assegnano più consiglieri a chi ha perso le elezioni, rischiano di scatenare una pioggia di ricorsi che potrebbe invalidare tutte le proclamazioni di queste settimane.

È un esordiente nella carica di presidente di circoscrizione Massimo Castiglia, di Sinistra Comune, che con più di tremila voti è stato il candidato più votato della prima circoscrizione. Il consiglio sarà formato dai consiglieri di maggioranza Antonio Nicolao della lista Movimento 139, Francesca Vetrano di Palermo 2022, Tiziana Venturella di Sinistra Comune e Salvatore Sorci di Uniti per Palermo, mentre all’opposizione andranno Giuseppe Randazzo di Cantiere Popolare, Francesco Tramuto della lista Palermo prima di tutto, Antonino Valenti di Coraggiosi Palermo e Maria Pitarresi, della lista Per Palermo con Fabrizio. Avrà un seggio anche Salvo Imperiale, presidente non eletto della coalizione che sosteneva la candidatura a sindaco di Fabrizio Ferrandelli.

Con più di 21 mila voti Marco Frasca Polara è stato eletto presidente dell’ottava circoscrizione, che comprende i quartieri Libertà, Politeama, Malaspina. Frasca Polara, che fa parte della coalizione che appoggia il sindaco Leoluca Orlando, è alla sua seconda esperienza da presidente di circoscrizione. I suoi consiglieri di maggioranza saranno Michelangelo Di Napoli della lista Movimento 139, Marcello Longo dei Democratici e Popolari, Edoardo Governale di Sinistra Comune e Francesco Schembri, di Palermo 2022. Consiglieri d’opposizione saranno Salvatore Palumbo di Forza Italia, Lorenzo Romano della lista Coraggiosi Palermo, Maria Gallé di Per Palermo con Fabrizio, Alessandro Amore del Movimento cinque stelle. Un seggio è stato assegnato di diritto a Giuliano Forzinetti, candidato presidente della coalizione che sosteneva la candidatura di Fabrizio Ferrandelli, per avere superato il venti per cento dei voti.

Un’altra riconferma anche in settima circoscrizione, la più a nord della città, dove presidente è stato proclamato Giuseppe Fiore, della coalizione di Orlando. I consiglieri eletti sono Daniele Armetta del Movimento 139, Ferdinando Cusimano di Uniti per Palermo, Alessandro Scaffidi della lista Il mio quartiere con Fiore presidente, Vincenzo Sandovalli dei Democratici e Popolari, Fabio Costantino e Natale Puma di Forza Italia, Rossella Megna della lista Coraggiosi Palermo, Giovanni Galioto del Movimento cinque stelle. Un seggio è stato assegnato a Pietro Gottuso, candidato presidente nella coalizione di Ferrandelli.

In tutti i consigli di circoscrizione proclamati finora il numero di consiglieri assegnati a chi ha vinto le elezioni è inferiore a quello dei consiglieri di chi ha perso. In base alla ripartizione dei seggi stabilita dalla legge elettorale, infatti, in seconda, quarta, sesta, settima e ottava circoscrizione i consiglieri di maggioranza sono quattro, mentre quelli di minoranza sono cinque. “In questo modo noi esprimiamo un presidente vincente, ma risultiamo penalizzati – dice Marco Frasca Polara, appena riconfermato presidente dell’ottava circoscrizione – stanno già circolando malumori tra i consiglieri esclusi dalla ripartizione, che hanno iniziato a chiedere pareri agli avvocati”.

Il problema centrale è il seggio riservato al candidato presidente non eletto. Fino a questo momento, le commissioni elettorali di circoscrizione hanno escluso il seggio del presidente dal calcolo per la ripartizione dei consiglieri. Fatta la ripartizione, è proprio il presidente non eletto a fare saltare i numeri, dato che sommando il suo seggio a quelli d’opposizione il consiglio finisce per avere più consiglieri della coalizione perdente che non della vincente. “In questa situazione è molto probabile che ci saranno dei ricorsi alla giustizia amministrativa – dice ancora Frasca Polara – perché sarebbe più sensato considerare quello del presidente non eletto un seggio assegnato all’opposizione”.

 

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